L’hobby dei politici: comprare casa

Di Pietro, Visco e Bertinotti hanno 9 case. Meglio di loro hanno fatto il premier Prodi e il ministro Gentiloni che ne possiedono 10. Il leader del Pdl si ferma a 5, Casini a 2

L’hobby dei politici: 
comprare casa

Roma - È emergenza casa in Parlamento: i deputati ne hanno troppe. Non tutti: c’è anche chi, come Oliviero Diliberto, ha dichiarato nel 2007 soltanto l’acquisto di una Panda. Quasi tutti. E la sovrabbondanza di metri quadrati dilaga tra liberi professionisti e sindacalisti, e interessa anche chi dell’emergenza casa, quella vera, delle 250mila famiglie che a Roma vivono in affitto, dei canoni aumentati dell’84% dal 2000, ha sempre parlato con competenza e pathos. Le sorprese: il presidente della Camera Fausto Bertinotti ha intestati due fabbricati, che diventano però 12 con quelli della moglie, il viceministro dell’Economia Vincenzo Visco possiede 9 case di cui una a Pantelleria con terreni annessi, il ministro delle Comunicazioni Gentiloni dichiara 10 fabbricati, mentre nel centrodestra Scajola ha 11 case e c’è chi, come il deputato Domenico Benedetti Valentini, di Alleanza Nazionale, possiede un bosco. Alcuni beni sono eredità di secoli, mattoni costruiti dalla storia di famiglie benestanti. Ma altri sono acquisti recentissimi.

Nessun giudizio, numeri. Sono quelli delle dichiarazioni relative agli immobili («fabbricati la definizione) di proprietà rilasciate da ogni deputato nei registri dell’ufficio competenze e immunità di Montecitorio, nel 2006 e nell’estate del 2007. Mesi di fuoco per l’emergenza casa. Uno dei politici che si spese di più fu Antonio Di Pietro: a settembre organizzò una Conferenza nazionale sulle politiche abitative. Quante case ha dichiarato Di Pietro nel 2006? Nove, tra proprietà e comproprietà, dal Molise alla Lombardia, fino a Bruxelles (nella foto piccola la villa di Curno).

C’è poi Bertinotti. Secondo la dichiarazione dei redditi depositata, va in giro per Roma con una 500 acquistata nell’85, e possiede soltanto una casa nella Capitale e un’altra a Dolceacqua. Poi si sfogliano le pagine e spuntano le proprietà della moglie Lella: un altro fabbricato a Dolceacqua, 4 a Roma (ma tre sono competenze, potrebbero essere anche box), con la casa principale «in uso gratuito al figlio», cinque a Massa Martana, in provincia di Perugia, dove possiede due terreni.

Già detto di Diliberto, con una casa e un’utilitaria, da segnalare le tre case a Roma, Napoli e Salerno del ministro Alfonso Pecoraro Scanio, le tre di Fassino le due a Roma di D’Alema (con barca, Stars 60 del 2003), politici sobri, loro, rispetto alla media, ma Prodi? Dichiara 10 case, di cui 9 in comproprietà in Italia, tutte in Emilia Romagna, e una a Bruxelles (nella foto grande il maniero di Carpineti). Non si sa mai nella vita, intanto vicino alla Commissione Europea rimane un appartamento.

Nella sua squadra, spiccano invece le 8 case del ministro della Pubblica istruzione Beppe Fioroni. Tra i parlamentari, i 5 fabbricati in usufrutto di Leoluca Orlando, mentre anche uno dei meno facoltosi tra gli inquilini della Camera, il noglobal di Rifondazione Francesco Caruso, è proprietario terriero (pur con redditi catastali bassissimi): cinque terreni e un fabbricato rurale, nel 2007 ha anche venduto un pezzo di terra. Per lui entrare alla Camera è stato comunque un Superenalotto: a proposito del 2005 Caruso infatti ha dichiarato di non aver percepito «alcun reddito» (nullafacente) e di non avere «alcuna documentazione fiscale».

Veniamo al centrodestra: si va dalla parsimonia di alcuni leghisti, come il terreno in campagna, nel varesotto, di Bobo Maroni e al mezzo ettaro di terreni agricoli di Giancarlo Giorgetti, alle 9 case (tra Roma, Palermo e Cefalù) dell’avvocato Giulia Bongiorno, alle 8 di Stefania Craxi (con oltre 70 partecipazioni societarie), ai 13 immobili di Giuseppe Consolo di An, a cui vanno aggiunti i 9 fabbricati della moglie, alle 11 case di Gaetano Pecorella tra Milano e Cuneo con 6 terreni in comproprietà. Silvio Berlusconi nel 2006 ha dichiarato 5 appartamenti e due box a Milano, più due in comproprietà sempre a Milano, mentre Fini non ha dichiarato case eccetto una proprietà, ad Anzio, dell’ex moglie Daniela Di Sotto. Pier Ferdinando Casini dichiara due case a Roma più altre 7 in comproprietà a Bologna.

Tornando al centrosinistra è fantastico il patrimonio immobiliare dell’onorevole Tino Iannuzzi (Pd): 24 terreni e 9 case a Valle dell’Angelo. Ma per le strade gira con la Tipo (e il ministro dell’Interno Amato con la Panda).

A proposito di macchine, sembra che alla Camera si nascondano collezionisti di alto livello.

Scajola, oltre agli 11 fabbricati, dichiara 6 auto d’epoca e due moto d’epoca (Guzzi e Lambretta). Ma il vero gioiellino lo nasconde Benedetti Valentini, e vale forse più di un bosco o di un campo di ulivi: una Benelli del ’36.

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