«Milano Capitale per lEuropa». Un sogno? Non per tutti. Domenica prossima, alle ore 10.30, nella suggestiva cornice della Sala Alessi di Palazzo Marino, ci sarà il «battesimo» dellomonima associazione, con la prima riunione ufficiale del sodalizio. Sarà loccasione per conoscere finalità e scopi che hanno ispirato i fondatori. Saranno presenti, tra gli altri, esponenti del mondo politico ed economico, tutti accomunati dallimpegno per il bene di Milano. Come? Attraverso laffermazione di una mentalità «imprenditoriale» che lassociazione vuole interpretare, proponendo ai soci un inedito «contratto» di sette punti, espressamente rivolto a «chi ama Milano». Vediamoli in breve: innanzitutto il rispetto della città nel vivere quotidiano, quindi limpegno personale e risolvere - nei propri limiti - i problemi che deturpano limmagine di Milano. Ma nel progetto dellassociazione cè anche limpegno a tramandare alle nuove generazioni le tradizioni di «milanesità» che hanno fatto grande e unica Milano, così come quello di educare al rispetto chi vuole vivere allombra della Madonnina e di cacciare chiunque, al contrario, non la rispetti. Ancora: limpegno a diffondere nel mondo limmagine di Milano, per chiudere con la volontà di essere propositivi e coerenti con le intenzioni del progetto.
Nelle note di presentazione, i fondatori orgogliosamente si considerano alla stregua di membri di una vera e propria «Società per Azioni», che agisca come tale per il bene della città, vale a dire con i metodi e i rigori che devono necessariamente sottostare alla buona conduzione di unimpresa in salute. E laffermazione, in buona sostanza e senza troppi giri di parole, della voglia di agire, appunto. A fine anno, poi, i «dividendi» della SpA, fatti di amore e impegno personale, saranno sotto gli occhi degli azionisti, senza trucchi, senza infingimenti.
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