L’imprenditore Promesse vane

Aveva chiesto e ottenuto un contributo da Veneto Sviluppo, la finanziaria della Regione, per acquistare un grosso macchinario; ma i soldi non sono mai arrivati. Ettore Perinot, imprenditore di Conegliano Veneto, contava su quel denaro regolarmente assegnatogli due anni fa per allargare l’attività della sua ditta di verniciatura (sette dipendenti) già ben avviata e pronta a crescere. «Un silenzio inspiegabile», dice l’imprenditore che ha inondato la Regione di fax e raccomandate lasciate senza risposta.
L’acquisto del macchinario, operazione avviata nel 2008, prevedeva un leasing da 80mila euro presso un istituto di credito della zona, con il sostegno di Trevigianfidi e Casartigiani, per il quale Perinot aveva ottenuto un contributo di 2.500 euro, pari a metà degli interessi bancari, da Veneto Sviluppo, società finanziaria controllata dalla Regione e partecipata al 49 per cento da 11 banche. Soldi mai arrivati. «Noi stiamo versando regolarmente le rate del macchinario - ha raccontato l’artigiano alla Tribuna di Treviso - mentre la finanziaria regionale non ha ancora versato un euro. Ciò che fa arrabbiare è l’assenza di considerazione nei nostri confronti. Ignorano i nostri continui reclami». Impossibile ottenere un contatto diretto, una risposta ufficiale.
Antonio Peretti, vicedirettore di Veneto Sviluppo, scarica le responsabilità: «La colpa è dell’intermediario Agrileasing, che ha chiesto un finanziamento per 64 mesi, mentre noi al massimo possiamo concederlo per 60 mesi». Ma esiste una delibera che concede ugualmente il contributo e non è stata annullata.

«Noi facciamo sacrifici per produrre ricchezza - dice Perinot - non abbiamo chiesto soldi per pagare le tasse, ma per innovare. Quanti lo fanno, in tempi di crisi? Eppure le risposte della burocrazia sono sconfortanti».

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