«L’inferno esiste La salvezza non è automatica»

da Roma

Per Papa Benedetto XVI l’inferno esiste e non è vuoto. Questo concetto, già espresso in modo implicito nella recente enciclica Spe salvi, Ratzinger lo ha spiegato con parole molto chiare ai parroci romani nel corso dell’incontro d’inizio Quaresima. La salvezza, ha ricordato il Papa teologo, non è automatica e non arriverà per tutti: l’inferno è dunque una possibilità reale. Era stato il teologo svizzero Hans Urs von Balthasar, grande amico oltre che collega di Ratzinger, a ipotizzare che l’inferno fosse vuoto. In realtà Von Balthasar disse che per quanto è dato di sapere, l’inferno potrebbe anche essere vuoto. Ratzinger ha osservato che forse oggi nella Chiesa si parla troppo poco del peccato, come anche del paradiso e dell’inferno. Anche per questo, ha detto il Papa, «ho voluto parlare del Giudizio universale nell’enciclica Spe Salvi. Chi non conosce il giudizio ultimo - ha avvertito - non conosce la possibilità del fallimento e la necessità della redenzione». Chi non lavora per il paradiso, ha detto ancora, non lavora neanche per il bene degli uomini sulla terra. Nazismo e comunismo – ha osservato il pontefice – che volevano cambiare il mondo, lo hanno distrutto.
Nel dialogo con i parroci a porte chiuse Benedetto XVI è tornato a parlare del dialogo che vuol dire rispetto dell’altro ma questa dimensione del dialogo, così necessario, non esclude l’annuncio del Vangelo, dono della verità che va offerta anche agli altri.

«Missione - ha spiegato Ratzinger secondo quanto riporta la Radio Vaticana - non è imposizione, ma è offrire il dono di Dio lasciando che la sua bontà ci illumini, altrimenti trascureremmo un dovere. Saremmo infedeli anche noi se non proponessimo la nostra fede, pur rispettando la libertà dell’altro».

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