L’INTERVISTA 4 VITTORIO BRAGUGLIA (MERCEDES-BENZ)

MilanoC’è chi si lamenta per il calo delle vendite e chi, come Mercedes-Benz, sorride. Che cosa sta succedendo nel mondo dell’auto?
«Nel 2010 - risponde Vittorio Braguglia, direttore generale di Mercedes-Benz Italia - il gruppo ha colto il miglior risultato operativo di sempre. E ora ci aspetta un 2011 ricco di novità».
Quali sono le vostre locomotive?
«In Cina abbiamo reguistrato un +114%, ma anche negli Usa le cose vanno bene».
In Cina, però, alla maxicrescita potrebbe seguire un pericoloso rallentamento. Timori?
«Quello che è importante riguarda il bacino della clientela. Stiamo vendendo molte automobili a un pubblico giovane. È in corso una grande svolta».
In Europa, intanto, la Germania fa da traino grazie all’economia che vola.
«I tedeschi hanno la grande forza di rimboccarsi sempre le maniche. Lo sviluppo è sostenuto dalle esportazioni più che dalla domanda interna».
E il duello di sempre con Audi e Bmw?
«Noi puntiamo ad assicurare la massimo soddisfazione ai clienti e agli azionisti. Non è la quantità che dà il successo, ma la crescita stabile. Bisogna vendere e non svendere. Ma c’è chi bada di più ai volumi».
Mercedes è anche oggetto di una svolta nel design.
«E già lo si vede nella nuova Cls. Il look si presenta più sportivo e giovanile. Raggiungiamo così una clientela nuova».
In effetti il marchio si è svecchiato.
«Rispetto ai competitor noi abbiamo una clientela molto variegata: si va dal benestante maturo che sceglie la Classe S alla signora giovane che acquista la Classe A. La chiave del successo è offrire tanti prodotti per i singoli segmenti del mercato».
E l’Italia?
«Ora c’è un mercato vero dopo l’effetto incentivi. Vedo un nuovo vigore e anche i nostri concessionari hanno ripreso a investire».
Le vetture «premium» compatte.
«Questo focus, downsizing compreso, è dovuto al ciclo economico. Lanceremo tanti modelli appartenenti al “basso di gamma”, perché la mobilità europea sta cambiando. Si chiamano Executive le versioni d’ingresso con specificità italiane. Per esempio, la Classe C italiana ha un design diverso dal resto dell’Europa. Da noi monta i fari bixenon con led».
Sotto la Classe A?
«Le novità riguarderanno il marchio Smart. L’offerta sarà raddoppiata. Oltre al nuovo modello tradizionale, arriverà una 4 porte e 4 posti con il design simile a quello della Fortwo e la trazione posteriore. Ci sarà anche una versione elettrica».
Già, l’elettrico. Facciamo il punto.
«L’elettrico è una delle soluzioni alternative. Non dimentichiamo l’evoluzione dei motori a combustione interna: la nostra Amg Cls 63 da 560 avavalli arriva a consumare meno di 10 litri ogni 100 chilometri. Quindi, c’è l’ibrido con le sue varianti: per esempio si avrà un grande motore elettrico e uno più piccolo termico.

Sull’elettrico aggiungo che per l’utilizzo urbano delle vetture bastano le prese di ricarica di casa o del garage. Ma continuiamo a sviluppare anche la tecnologia legata all’idrogeno».
Il problema flotte?
«Una fiscalità più “europea” ci darebbe un mercato incredibile».

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