G enetista e biologo, questa volta - dice - ha misurato tutte le parole, per scrivere il suo ultimo libro: «Ci ho messo tre anni di lavoro». Il titolo è Mi ritorno in mente. Il corpo, le emozioni, la coscienza (Longanesi) e lautore è Edoardo Boncinelli. Lo trovate oggi alle ore 11, allAuditorium Biagi di Bologna, nel cartellone della quinta edizione de La scienza in piazza.
Professore, lei ritiene che la coscienza sia una proprietà degli esseri viventi in generale e quindi che noi siamo solo un po più coscienti dei ratti, ma in fondo non diversi qualitativamente, o no? Esiste consenso su una definizione di coscienza?
«Credo non ci sia consenso. Io per tradizione sono continuista, cioè penso che gli esseri umani abbiano proprietà in comune con gli altri animali, ma devo dire che luso del linguaggio (che appartiene solo alluomo) cambia radicalmente il nostro rapporto con la coscienza. Secondo me esiste un rapporto diretto e stretto tra coscienza e linguaggio. Ma molti non sono daccordo».
Nel suo libro parla di tre tipi di coscienza uno dei quali ha particolarmente a che fare con il linguaggio.
«Esiste un livello di consapevolezza di ciò che accade a noi e attorno a noi, e questa è una coscienza comune anche agli animali. Poi c'è una autocoscienza esplicitabile condivisa, quella coscienza che, grazie al linguaggio, trasformiamo in qualcosa daltro e cioè in concetti che possiamo comunicare agli altri. Infine cè una coscienza fenomenica, che è privata e incomunicabile, è - per capirci - il significato che per me hanno certe cose. Un orologio sappiamo tutti che cosè, ma questo orologio che ho qui, il mio, per me ha un significato particolare, che è impossibile comunicare a lei».
Lei sostiene infatti che la scienza possa indagare solo i primi due tipi di coscienza e non il terzo. Eppure ci sono alcuni ricercatori che si pongono lobiettivo di studiarlo.
«I neurofisiologi non riusciranno mai a indagarlo. Del resto, a quel terzo tipo di coscienza io non avevo mai pensato, lho appreso leggendo i filosofi».
Dal punto di vista biologico, la coscienza ha una funzione evolutiva oppure è una delle tante manifestazioni del nostro cervello e quindi si evolve con esso, come molte altre funzioni più «semplici»?
«Quasi tutti direbbero che ha funzione evolutiva. Io la mano sul fuoco non ce la metterei: stanno bene anche i rospi, anche le chiocciole, pur senza avere una coscienza evoluta. Piuttosto è con la coscienza che noi progettiamo lazione e questo ci rende diversi».
Significa che la coscienza è il motore del comportamento?
«Quando noi riceviamo uno stimolo, lo percepiamo come totalizzante e unico, mentre in realtà esso mette in moto molteplici attività. Il ruolo della corteccia cerebrale è quello di unificarle e darci un segnale più unitario al quale segue una nostra reazione. Allo stesso modo agisce la coscienza: tanti stimoli e poi una messa in ordine che è finalizzata allazione. Diciamo che la coscienza è una percezione già finalizzata allazione, meglio: è un misto di percezione e progetto. In altre parole: agire è unazione seriale, parlare è unazione seriale. Può darsi che la coscienza sia la sintesi di queste cose».
Quindi la coscienza non è uno «stato mentale» o qualcosa che c'è dentro di noi sempre e comunque, ma è legata alla nostra esperienza anche sensoriale. Corretto?
«Diciamo che se il sistema reticolare ascendente (quello che regola il sonno e la veglia) non funziona, la coscienza non c'è. Insomma: quando si dorme non cè coscienza, perché la coscienza presuppone la veglia».
Tra listante in cui riceviamo lo stimolo e quello in cui esso raggiunge la corteccia cerebrale e quindi viene razionalizzato nella coscienza, passano 250 millisecondi.
«Sono più di cento anni che si sa di questo piccolo lasso di tempo, ma nessuno ne parla mai. Io non so cosa sia lispirazione, non mi spingo a dire dove risieda il momento dellintuizione. Ma mi chiedo: in quel frangente cosa accade? Vorrei dire un gran casino oppure, idealmente, tutto».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.