L’INTERVISTA EUGENIO RAZELLI

«C’è stata un’ampia condivisione sull’importanza del mondo dell’auto per l’economia italiana»: il presidente dell’Anfia, Eugenio Razelli, appare soddisfatto al termine del summit con il governo per trovare misure a favore del mondo delle quattro ruote. «Se riusciremo a vendere 3-400mila vetture in più, potremmo guadagnare mezzo punto di Pil», ha stimato Razelli, alla guida dell’associazione che raccoglie l’intera filiera italiana dell’automotive.
Ingegner Razelli, l’esecutivo ha assicurato che prenderà una decisione sugli incentivi entro dieci giorni. C’è il rischio che il mercato resti bloccato?
«Dieci giorni sono il tempo tecnico necessario per pianificare un intervento, ma speriamo di fare prima. Il clima di consenso alle misure è comunque decisamente migliorato anche se resta il problema dell’accesso al credito, un aspetto fondamentale sia per le aziende sia per i consumatori».
Che cosa avete chiesto?
«Ci saranno incentivi per il rinnovo del parco dei veicoli Euro 0, Euro 1 ed Euro 2: si tratta di un bacino di 16 milioni di auto. A questi, si aggiungono i bonus per i veicoli commerciali da estendere ai camper, oltre a quelli relativi ai modelli a metano, elettrici e Gpl. Poi ci attendiamo il rinnovo del parco autobus da parte delle amministrazioni pubbliche».


Come risponderebbe ai superbonus alla rottamazione decisi dalla Germania...
«Sono la dimostrazione che è necessario fare in fretta. L’Europa è un mercato unico, altrimenti come dimostra il caso tedesco si creano squilibri».

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