L’INTERVISTA FEDERICO BRICOLO

Roma Senatore Federico Bricolo, nel suo Veneto le acque sono un po’ agitate...
«Be’ è normale ma potete stare tranquilli: passata l’estate s’aggiusterà tutto».
Il nodo sulle candidature alle regionali sta per arrivare al pettine. Come si scioglie?
«Ci penseranno Bossi e Berlusconi appena avranno modo di sedersi al tavolo e parlarne».
Formigoni sembra blindatissimo in Lombardia. Galan in Veneto è un osso duro. Come fare?
«Dopo tanti anni crediamo sia giusto chiedere un nostro candidato nelle due Regioni dove siamo più forti: Lombardia e Veneto».
Facciamo un’ipotesi: Formigoni e Galan riconfermati. Vi accontentereste di vostri uomini in Liguria, Piemonte ed Emilia-Romagna?
«Lo escludo. Noi a Veneto e Lombardia ci teniamo tantissimo».
Quando si potrà decidere la partita?
«Le elezioni sono a fine marzo, non dobbiamo aspettare troppo: credo che dopo l’estate si risolverà tutto».
Su Galan circolano voci di matrimoni eretici: lui candidato Pdl-Pd-Udc in funzione anti-Lega.
«Boutade estive per riempire le pagine dei giornali. D’altronde chi doveva smentire ha smentito».
Rapporti con l’Udc: in molti nel Pdl sembrano voler aprire a Casini.
«Sottoscrivo le parole di Bossi: rompono solo le p... Eppoi l’importante sono i fatti, non le ipotesi da fantapolitica».
Quali fatti?
«Insieme, noi e gli amici del Pdl, abbiamo deciso di lasciarli fuori perché in passato hanno dimostrato di essere soltanto una palla al piede».
Tradotto: con Casini magari si stravince ma non si governa?
«Certo, ieri è stato così. Eppoi mi chiedo: ma che bisogno c’è? Stiamo lavorando benissimo con questa maggioranza, perché introdurre elementi di disturbo?».
Vi rode il «no» dei centristi al federalismo?
«Frenerebbero il treno delle riforme che sta andando spedito: guardi il federalismo con i decreti attuativi, l’immigrazione con il pacchetto sicurezza, le misure economiche con il decreto anticrisi. Stiamo facendo benissimo, non bene».
Come valuta La Russa che ha frenato su gabbie salariali e dialetti?
«In agosto molto spesso le idee vengono strumentalizzate.

Dico soltanto che non molleremo né sui salari differenziati, né sui dialetti».
Insomma, gli alleati capiranno?
«Certo che sì: chi può essere contrario a misure che aiutano ad amare la propria storia, la propria cultura, le proprie tradizioni?».

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