«Daeme na man, grassie». Nellera di internet, e dellinglese come linguaggio universale cè ancora chi conserva cultura e valori di un tempo: Gino Garibaldi, ex sindaco di Cogorno e consigliere regionale uscente e candidato per il nuovo ciclo amministrativo nel Popolo della Libertà punta a confermarsi partendo proprio dalla Valfontanabuona, quellentroterra che fa parte della sua vita e della sua tradizione. E ha scelto lo slogan in genovese per convincere i genovesi a confermarlo in consiglio regionale.
Lei dice che lentroterra sia valore aggiunto per la Liguria?
«La Regione non può fare a meno dei valori dellentroterra. La Fontanabuona, come altre realtà, va vissuta dando spazio alle attività artigianali e creando percorsi turistici che siano complementari alla costa: agriturismo, prodotti biologici, agricoltura di nicchia»
Altro argomento su cui si dibatte è lo spostamento delle attività produttive dalla costa allimmediato entroterra. è favorevole?
«Sì, a patto che si sviluppino infrastrutture a basso impatto ambientale. La Fontanabuona è una terra che può dare risposte alla piccola e media impresa»
«Daeme na man»: in quanti stanno rispondendo al suo appello?
«Tantissima gente, ma tutti mi rispondono: Sei tu che poi devi aiutarci. E io sono qui sempre a disposizione. La mia campagna elettorale dura da cinque anni»
Tanti indecisi e poca voglia di politica. È la realtà con cui si confronta anche lei?
«Non così tanto.
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