L’INTERVISTA MARIA TIMBRO

Maria Flavia Timbro, 29 anni, candidata Pd in Sicilia.
«Spero che gli elettori, votandomi, si esprimano a favore del ricambio generazionale».
Prima di loro avrebbe potuto pensarci il Pd, no?
«Io sono il segno che la volontà c’è».
Una sola under 35 su 72 nomi le pare un segno?
«Mi auguro che questo percorso continui...».
Ecco, diciamo così.
«Che poi i volti nuovi ci sono. Al Nord c’è Debora Serracchiani, nelle isole Rosario Crocetta».
Crocetta fa il sindaco di Gela, eppure Franceschini aveva detto che non avrebbe candidato chi già ha un incarico...
«Ma Crocetta rappresenta la lotta alla mafia, è stato giusto candidarlo».
Insomma tutto bene.
«Avrei preferito che in questa campagna elettorale si parlasse più di Europa e meno delle vicende personali del premier».
Lo dica a Franceschini.
«La moralità del premier riguarda gli italiani».
Lei viene dalla Sinistra giovanile. Che ci fa nel Pd?
«È un progetto ambizioso, la ricerca di un modo nuovo di parlare alla gente».
Progetto ambizioso che sta naufragando.
«Sarà un lungo cammino, ma ce la faremo».
Come?
«Bisogna rinnovare la classe dirigente».


Gioco della torre: butta Veltroni o Franceschini?
«Franceschini sta lavorando bene, Veltroni si è fatto da parte...».
Giusto, Veltroni s’è buttato da sé. Franceschini o D’Alema?
«Tengo entrambi, il loro impegno e le loro esperienze servono. Purché, certo, gli si affianchi una nuova classe dirigente...».

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