L’INTERVISTA MATTEW FOX

Roma Da cinque anni vive sull’isola hawaiana di Oahu. Come il personaggio che interpreta: Jack Shepherd, il medico leader dei sopravvissuti al disastro aereo che dà vita a Lost. Fascinoso attore, adorato dalle fan della serie accorse ieri al Fiction Fest per ammirarlo, Matthew Fox non vede l’ora di tornare tra i suoi monti. «Sono diventato grande in un ranch nel Wyoming – ci ha raccontato -. I miei figli invece sono cresciuti sotto il sole delle Hawaii. Non vedo l’ora di assaporare il freddo, la neve, il cambiamento delle stagioni». Per ora dovrà rimanere al caldo, visto che il set della sesta e ultima serie riprenderà in agosto. Fox, comunque, non è tipo da lamentarsi...
«Lost» le ha regalato una popolarità mondiale, spalancandole una luminosa carriera...
«Certo, ho dovuto sacrificare molta parte della mia vita privata (è sposato con una modella italiana ndr), giriamo in continuazione, ma non mi sento ingabbiato dal mio ruolo».
Ma come convive con un personaggio cui succedono i fatti più strambi, dai passaggi temporali alle resurrezioni?
«Molte delle cose che fa Jack io non le farei, però non mi sono neppure mai trovato in situazioni del genere. Ma difenderò sempre il mio personaggio.

Anche personalmente è stato interessante affrontare tematiche difficili come l’antitesi tra libero arbitrio e destino e tra fede e scienza».
E il finale?
«Non potrei mai svelarlo: gli autori sono stati bravi a raccontarne uno diverso a ognuno dei protagonisti».

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