L’INTERVISTA ROBERTA LANFRANCHI

L’INTERVISTA  ROBERTA LANFRANCHI

Bella è bella. Il sorriso poi, è disarmante. Roberta Lanfranchi, nonostante una folta capigliatura mora, è la perfetta Cenerentola dei sogni dei bambini. Con un bel caratterino però. Pepato al punto giusto. Per la giovane attrice, il musical che andrà in scena da venerdì a domenica al Politeama, è infatti una prova tosta: due ore di canto, ballo e recitazione per ammaliare un pubblico molto eterogeneo, non certo composto soltanto da bambini. Che, comunque, sono sempre spettatori piuttosto esigenti. Da debutto ad oggi, lo spettacolo - che si rifà alla più classica delle versioni, quella del film disneyano - ha raccolto applausi ovunque grazie alla bravura degli attori, alla bellezza dei costumi e a una buona dose di magia che arricchisce l’impianto scenico. Roberta-Cenerentola arriva a Genova con un bel carico di entusiasmo. E con un desiderio facile da realizzare.
Roberta, come ci si sente a essere Cenerentola?
«Eh, Cenerentola a dire il vero lo siamo un po’ tutte noi donne, quando portiamo i figli a scuola, corriamo a fare la spesa, abbiamo mille impegni da sbrigare nei ritagli delle giornata, magari prima di andare a lavorare. Il bello è quando si diventa principesse, si incontra l’amore, si vive la favola. E nel musical c’è tutto questo. Il lieto fine non può certamente mancare come in ogni bella fiaba».
Per di più con accanto un bel principe in carne ed ossa, Antonio Cupo, noto al pubblico televisivo per aver interpretato la parte del protagonista nella seconda serie di Elisa di Rivombrosa.
«Antonio è un bravissimo ragazzo, un collega meraviglioso, e anche un bell’uomo. Ci pensa lui a far correre a teatro le signore. E poi sono fantastici tutti gli altri personaggi che sono proprio come nella fiaba: i topolini, la matrigna cattivissima, le sorellastre che fanno morire dal ridere: insomma, i bambini sono entusiasti, ma devo dire che lo spettacolo piace molto anche ai grandi».
Cosa c’è di Roberta Lanfranchi in questa Cenerentola?
«È una ragazza semplice, proprio una ragazza delle porta accanto, molto attuale. Anche perché le ragazze di oggi hanno problemi magari un po’ diversi, ma sempre difficili da affrontare: la ricerca di un lavoro, il problema di farsi una famiglia e la grande ricerca dell’amore».
E i suoi bambini cosa le hanno detto quando l’hanno vista nei panni di Cenerentola?
«Mi hanno detto... si vabbé... brava mamma, ma poi mi hanno subito chiesto dei topolini e della fatina».
Adesso l’impegno del teatro la tiene lontana dalla televisione. Ma i progetti per il piccolo schermo?
«Sarò impegnata con la tournée in teatro fino a maggio. Poi si vedrà. Naturalmente la televisione mi piace sempre molto».
E il cinema?
«Il cinema è un desiderio, certo. Chissà... prima dei quarant’anni».


Conosce Genova?
«Ci sono stata di passaggio qualche tempo fa sempre per un lavoro teatrale, ma non sono riuscita a visitarla come avrei voluto. Questa volta, però, ho un desiderio: spero di riuscire almeno ad assaggiare un bel pezzo di focaccia».

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