L’Iron Bike come la Parigi-Dakar: parte il raid tra le montagne olimpiche

Otto i giorni di gara, 620 km il percorso, 22.000 mt di dislivello, 135 i partecipanti

È scattato ieri sera da Saluzzo (l’arrivo sarà a Bardonecchia il 29 luglio) l’Iron bike, probabilmente il più duro raid di mtb al mondo, organizzato in collaborazione con Montagne Doc (Atl Montagne Olimpiche), con il patrocinio della Regione Piemonte. Lo testimoniano i numeri: 22.000 metri di dislivello, 620 chilometri il percorso complessivo, 16 le nazioni impegnate, 8 i giorni di di gara fatti di fatica, determinazione, tenuta psicologica, mtb estremo. Iron Bike è alla tredicesima edizione. Si parte da Saluzzo, città d'arte e storia, nota per Silvio Pellico e per il suo centro storico che risale al 1400: proprio qui, in un suggestivo dedalo di viuzze fatte di acciottolati di porfido e pavé, si è svolto lo spettacolare prologo in notturna.
Nata nel 1994 grazie alla fantasia e alla passione di un ex-corridore di rally e raid automobilistici, ispirata alla Parigi-Dakkar, Iron Bike è un raid di mountain bike che dura 8 giorni e si svolge tra le Valli Po, Bronda, Infernotto, Maira e Chisone, le montagne Olimpiche di Torino 2006 e le Alpi francesi. Strutturato come i grandi raid del deserto, con trasferimenti a tempo imposto - a media elevata ma possibile - e prove speciali, dove il primo penalizza gli altri, Iron Bike vede al via atleti provenienti da 16 Nazioni (tra cui Costa Rica, Brasile, Usa), in un percorso duro e spettacolare attraverso montagne, ghiacciai, pietraie, guadi, camminamenti militari, forti diroccati, laghi di montagna. Ed è per questo motivo che non tutti sono ammessi alla partenza: solo 135 bikers hanno ottenuto infatti l'iscrizione.
La gara quindi è a numero chiuso. Un aspetto inderogabile per poter garantire la sicurezza nelle difficili e impervie situazioni che aspetteranno gli atleti in gara durante le 8 tappe di raid. L'organizzazione, a sua volta, è pertanto costretta ad una impietosa selezione, esattamente come accade agli atleti che partecipano a questa massacrante gara.
Giocata sulla resistenza psicologica e la forza fisica e degli atleti (è un raid il cui filo corre al limite tra l'alpinismo e la mtb estrema), Iron Bike è una gara spettacolare anche per i panorami ed i luoghi che attraversa. Dai colli della Valle Maira ai ghiacciai e le pietraie delle alpi franco-italiane, in un percorso che raggiunge quote oltre i 3.000 metri e tocca anche uno dei più belli e meglio conservati forti della Linea Maginot: l'imponente struttura di Roche La Croix. Da lì, nuovamente in Italia, per affrontare anche tappe di 5 colli in un giorno, con 120 km di lunghezza, fino ad arrivare a Bardonecchia (To), sede delle gare di snowboard olimpico. Ma prima, il mostro sacro, il Moloch dell’Iron Bike: l'imponente, durissimo Chaberton. I corridori arrivano fino in cima, ben oltre 3.100 m, dove ancora «vivono» gli echi della grande guerra nelle caserme diroccate e nelle torrette di fortificazione. Ogni giorno di questi otto giorni di raid è vissuto intensamente: i riders sono soli contro loro stessi. Per chi non si è portato un seguito, ogni sera si presenta l'incubo della tenda da montarsi e del check tecnico alla bici, che probabilmente è arrivata massacrata come colui che l’ha guidata.
Le tappe Oggi 1ª tappa, da Saluzzo a San Damiano Macra (Cn); domani 2ª tappa, da San Damiano a Fort Roche La Croix (F); martedì 3ª tappa, da Meyronnes (F) a Barge (Cn); mercoledì 4ª tappa, da Barge (Cn) a Torrepellice (To); giovedì 5ª tappa, da Torrepellice (To) a Pragelato (To); venerdì 6ª tappa, da Pragelato (To) a Claviere (To); sabato 7ª tappa, da Claviere (To) a Chaberton (F), a Bardonecchia (To) dove si conclude la gara.
I numeri Tappa più corta: 8 km (prologo); tappa più lunga: 129 km; percorso totale: km 620; dislivello complessivo (in ascesa): 22000 m; massima quota raggiunta: 3.

120 m slm, Monte Chaberton; organizzazione: 100 persone; mezzi fuoristrada: 10; mezzi pesanti: 4 (2 camion di Overland); pulmini e furgoni: 10; moto fuoristrada: 8 (apertura, ricognizione e chiusura); veicoli appoggio: 11; veicolo medicalizzato 4x4: 1; ambulanza: 1; elicotteri: 2 ; assistenza medica: 2 medici dell'organizzazione per giorno, assistiti da Croce Rossa Italiana e da Croce Verde e dal Soccorso Alpino; assistenza sul percorso: a cura del Corpo Forestale dello Stato; assistenza tecnica di gara: Cicli Granfondo.
Per informazioni: Claudia Vianino - Vitamina C - +39-3472680427 - claudia.v@vitaminac.net

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