L’irriducibile sfugge all’arresto come nei film

È scappato calandosi dal terzo piano di un hotel tra le braccia di centinaia di suoi sostenitori, beffandosi dei 400 agenti delle forze speciali inviati per arrestarlo. Arisman Pongruengrong, uno dei leader più irriducibili delle «camicie rosse» fedeli all’ex premier deposto Thaksin Shinawatra, è sfuggito così al blitz deciso dal governo di Abhisit Vejjajiva contro alcuni alti esponenti del movimento popolare. L’operazione è fallita, provocando l’ennesima fonte di imbarazzo per le autorità, apparentemente incapaci di contenere la protesta antigovernativa in corso da un mese.
Intorno alle 9 di ieri Arisman, un ex cantante pop che ha guidato alcune tra le più audaci azioni delle «camicie rosse» (tra cui l’assalto al Parlamento la settimana scorsa), è stato sorpreso dall’arrivo in massa degli agenti attorno al SC Park Hotel, ma la voce del raid si è sparsa tra i manifestanti, accorsi a dar man forte al loro leader.


Arisman ha potuto così calarsi con una corda dal balcone della camera che occupava, mentre gli agenti - ormai in numero inferiore ai «rossi» - assistevano impotenti. Assieme ad Arisman, altri cinque leader minori sono riusciti a evitare l’arresto. Come ulteriore beffa, alcuni ufficiali sono stati tenuti in ostaggio per qualche ora - e poi liberati - dalla folla.

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