«Coprimi di soldi», urlava un Cuba Gooding jr scatenato al procuratore Tom Cruise, in un noto film hollywoodiano. Il calciomercato diventa bollente e di sicuro qualcuno sogna di farsi una bella doccia di denaro fresco. Cristiano Ronaldo rischia addirittura di affogare tra i bigliettoni, se è vero che lo sceicco Mansour è disposto a staccargli un assegno da 17 milioni di euro a stagione per vederlo sgambettare a Eastlands.
La star portoghese ha già l’invidiabile record di giocatore più costoso della storia. Il Real Madrid lo prelevò dal Manchester United per 96 milioni solo due anni fa. Ma ora il City vuole stracciare i cugini, presentando un’offerta da 180 milioni. Più del doppio. A Madrid strabuzzano gli occhi e pensano al da farsi. Quando Silvio Berlusconi esternò la sua ammirazione per CR7, Mou e soci si affrettarono a dichiararlo incedibile. Ma di fronte ai petrodollari non hanno ancora fiatato.
Come nelle ultime due estati, torna il tormentone Fabregas. Wenger ha messo le mani avanti. «Lo vogliamo tenere anche l’anno prossimo». Peccato che non si sappia nemmeno se l’Arsenal voglia tenere lui, dopo l’ennesima stagione da zeru tituli. Il Barcellona è alla finestra. Servono 50 milioni, ma i blaugrana possono far cassa sacrificando qualche giovane promettente (Bojan?). Più difficile la pista che conduce in Italia e in particolare al Milan. Senza dimenticare il solito City, che è praticamente interessato a ogni fenomeno del pallone.
Pure ad Alexis Sanchez , che dopo aver portato l’Udinese in Champions è destinato a lasciare il Friuli. Qui in pole c’è però l’Inter, che si sta scervellando per trovare soluzioni in grado di accontentare Pozzo. L’ultima idea nerazzurra: girare ai bianconeri il promettente Ramirez (ora a Bologna) più altre contropartite come Coutinho, Biabiany o Oby e soldi. L’Udinese vorrebbe monetizzare la cessione il più possibile, ma il Niño Maravilla preferirebbe restare in Italia. Rispedendo al mittente anche le lusinghe di Real, Barcellona e Chelsea. In extremis prova a inserirsi anche De Laurentiis. Il presidente del Napoli (vicinissimo già a Inler) riabbraccia Mazzarri e giudica Sanchez «un sogno realizzabile».
Alla Juventus invece farebbe tanto comodo Sergio Aguero. Il Kun ha già avvisato l’Atletico: l’anno prossimo non sarà più colchonero. Peccato che con ogni probabilità cambierà solo quartiere di Madrid, passando alla corte di Mourinho. A Torino ci spereranno fino all’ultimo. Il problema è il costo: almeno 40 milioni. Francamente troppo.
I bianconeri devierebbero allora le loro attenzioni su Carlos Tevez, che Mancini continua a dichiarare incedibile. La punta dei Citizens fa i capricci. In Italia lo segue anche l’Inter, che deve prima sbarazzarsi di uno tra Milito e Snejider. Ma occhio al Real, soprattutto se dovesse partire Ronaldo.
Chiudiamo la lista dei colpi proibiti con Javier Pastore. Zamparini lo cederà solo se l’argentino chiederà di partire. Il suo agente ha confermato di non essere così sicuro della permanenza del Flaco a Palermo. Pastore piace a tutti, pure alla nonna del patron rosanero. Costa 40 milioni, chi lo vuole si accomodi.
Il mercato di giornata. Dopo quattro ore di conciliabolo Galliani-Preziosi, il Milan chiude con il Genoa per Boateng. Il ghanese è ora rossonero al 100%. Undici milioni il costo dell’operazione, che vede i rossoblu perdere a titolo definitivo anche Amelia, Strasser, Paloschi, Oduamadi e Zigoni. Torna invece in Liguria Sokratis Papastathopoulos. Rimane a metà strada il giovane bomber Beretta, in comproprietà tra i due club. Oggi sarà il giorno-verità per Clarence Seedorf. Ed è previsto anche un incontro tra il procuratore di Fantantonio e Galliani per risolvere il caso Cassano. Mentre Raiola smentisce l’interesse milanista per Hamsik e fa dietrofront su Ibra. «Lui vuole restare rossonero a vita, ma io ho i miei dubbi».
L’Inter sembra aver trovato una sistemazione a Muntari, che piace al Qpr e punta con decisione su Montolivo per il centrocampo, ma solo dal 2012, quando sarà svincolato. Andrea Pirlo è un giocatore della Juventus.
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