Il progetto è spostare lOrtomercato in un luogo più lontano dal centro, isolato e facilmente controllabile, in modo da ottenere due risultati: preservare la legalità e destinare a edilizia residenziale larea attualmente occupata dal mercato allingrosso. Due giorni fa infatti unoperazione della polizia ha permesso di sgominare una cosca di trafficanti di droga calabresi: venti le persone arrestate, 250 i chili di cocaina sequestrati. La proposta arriva da Davide Boni, assessore regionale allUrbanistica, che ha già discusso il progetto con il governatore, Roberto Formigoni, e con il suo omologo a Palazzo Marino, Carlo Masseroli. E ha in mente due possibili aree dismesse: «Penso alla ex Marelli di Sesto San Giovanni o alla zona vicino Pioltello. Naturalmente sono idee che valuterà il sindaco, Letizia Moratti».
Assessore Boni, pensa che trasferire lOrtomercato possa risolvere lemergenza illegalità che è venuta alla luce?
«Spostare le attività di ingrosso in una zona più compatta, isolata e senza urbanizzazione intorno consentirebbe un controllo più agevole delle attività. Sarebbe possibile anche istituire allinterno un presidio di polizia locale. Il fatto che non ci siano abitazioni intorno impedirebbe a chi delinque di mimetizzarsi».
È convinto che si tratti di un problema urbanistico?
«È impensabile consentire a due passi da Porta Vittoria file ininterrotte di camion che svolgono commercio allingrosso. È come avere una via Paolo Sarpi, anche se qui non ci sono cinesi né etnie diverse. È una città nella città».
Come mai il caso è esploso allimprovviso, almeno per la gran parte dei cittadini?
«Non voglio attaccare Roberto Predolin (presidente della Sogemi ed ex assessore comunale al Commercio, ndr) ma è una situazione di degrado che è peggiorata negli anni e che non era visibile alla città. Io ho fatto lì la campagna elettorale del 2000, dalle quattro del mattino ci sono persone strane che girano e tanti extracomunitari. Tutto questo accanto a un parco in cui vanno i bambini...».
Quale progetto immagina per lOrtomercato?
«È una bella zona che potrebbe essere sfruttata meglio. Larea va riqualificata e messa a disposizione di tutti i cittadini, con interventi che mirino a ripristinare il suo decoro e la sua sicurezza. Non sono mai stato per i palazzoni, però si può lavorare a un rilancio architettonico di un certo livello, magari destinando una quota di abitazioni alle giovani coppie e alledilizia convenzionata».
E i finanziamenti?
«Sfruttiamo la spinta dellExpo 2015, che è un momento decisivo per trasformare la città.
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