L’S&P/Mib ai livelli di inizio 2004

L’indice è sotto la soglia dei 30mila punti

Giornata negativa per Piazza Affari che ha lasciato sul terreno perdite superiori al punto percentuale, dopo aver toccato nel corso della seduta cali superiori al 2%. Il Mibtel ha ceduto l’1,75% a 23.127 punti e l’S&P/Mib l’1,69% scendendo sotto la soglia psicologica dei 30mila punti a 29854 punti e tornando così al livello di inizio dicembre 2004. Ieri l’andamento del listino milanese è stato in linea con quello delle piazze finanziarie del Vecchio Continente che hanno visto una flessione dopo l’apertura di Wall Street sull’onda del perdurare della crisi economica e del credito e di ribassi di natura tecnica. A Milano il listino è stato segnato dalla flessione del titolo Fiat che è arrivato a perdere oltre nove punti percentuali a metà seduta per poi riguadagnare terreno chiudendo in calo del 6,52% a 11,74 euro. Unico titolo a registrare per l’intera seduta un andamento positivo è Tenaris, che ha chiuso in rialzo del 2,39% a 22,28 euro. A favorire il titolo sono state le misure antidumping adottate dagli Stati Uniti sulle importazioni di tubature dalla Cina. In calo i titoli bancari: giù Popolare di Milano in calo del 3,54% a 6,40 euro, Intesa Sanpaolo (-1,63% a 3,62 euro) mentre Unicredit si mantiene al palo (-0,17% a 4,01 euro). In rosso il comparto dei telefonici con Telecom (-1,97% a 1,24 euro), Fastweb (-1,05% a 20,74 euro) e Tiscali che ha chiuso in pesante calo (-8,53% a 1,97 euro).

In Europa, a Londra seduta pesante per Hbos (-4,8%), Thomson Reuters (-4,3%), Eurasian natural resources (-4,1%), British Airways (-3,2%). In Germania crollano i bancari con Commerzbank (-8,4%) e Deutsche Bank (-3%). A Parigi tonfo per Alcatel-Lucent (-5,1%) e Lagardère (-4,5%).

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