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L’ultima Cassanata È nato Christopher. L’Italia gli affida papà

L’ ultima cassanata si chiama Christopher (no, neppure i coniugi Cassano ce l’hanno fatta a chiamarlo Mario o Giacomo). L’erede - il primo - del più grande e più svitato talento barese saluta il mondo dalla clinica milanese “La Madonnina”, dove la signora Carolina l’ha scodellato in una chiara mattina d’aprile, lontano da quella Riviera ligure che sembrava sede naturale dell’evento, quando fu predisposto tecnicamente.
Nove mesi dopo, niente è più come prima nel misterioso pianeta Cassano. Il talento, solo lento e pure un poco inquartato dopo la famosa lite con Garrone, ha lasciato l’ameno soggiorno per rimettersi in gioco - e in linea - nella metropoli tentacolare. L’ultima possibilità, ha riconosciuto lui stesso con il lucido istinto che lo contraddistingue, l’ultima senza possibilità di replica.
Milano, dopo Roma e dopo Madrid, è la terza terra promessa, il terzo approdo regale, la terza meta. Tutti si aspettano, il ct Prandelli per primo, che sia la terra dove mettere finalmente radici e fruttare frutti copiosi. Che il piccolo Christopher - comunque sempre meglio di Chanel, Oceano e Falco - nasca proprio qui, dove il papà vorrebbe e dovrebbe finalmente fermarsi, non è un segnale secondario. È l’inizio di un’altra storia. Tutti crediamo di vivere una vita sola, ma non è vero: se ne vivono cinque, sette, dieci, ciascuna legata alle altre, ma unica e diversa. Il geniale Antonio, incontenibile per gli avversari, ma soprattutto per se stesso, volta pagina e comincia la sua seconda, o la terza, o la quarta. Dall’esuberanza primitiva e naif passa doverosamente nella saggezza del buon padre di famiglia. E non è una battuta. Non c’è come un figlio che riesca ad educare un padre, insegnandogli l’educazione, qualche sana regola, l’autodisciplina, il senso di responsabilità, alcuni valori veri della vita. Non c’è come un figlio che possa indicare al padre la strada del futuro. Non c’è come un figlio che riesca quotidianamente, senza sprecare tante parole, a rimproverare il padre e a rimetterlo sulla retta via.
Caro, tenerissimo Christopher: nel darti il benvenuto, l’Italia ti affida il tuo inimitabile papà. Tienilo stretto per mano.

Come tutti i papà, ha bisogno di te per crescere.

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