L’ULTIMO SFREGIO A FALCONE E BORSELLINO

Quella sera del 31 ottobre dello scorso anno - durante la cena di oltre 30 persone organizzata dal presidente Arturo Baldassarre nel centro di aggregazione anziani-circolo Arci di Paderno Dugnano per l’amico Enzo Mandalari, l’imprenditore edile di Bollate tra gli arrestati di martedì mattina nella maxi retata contro la ’ndrangheta - i tavoli di legno chiaro, decorati con dei motivi a buchi, vennero messi a ferro di cavallo. E i convitati si sedettero proprio sotto la foto che ritrae i due magistrati padri della lotta alla mafia, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino a cui è dedicato il centro e la piazza dove si trova. Menù tipicamente calabrese (pasta lunga all’nduia) e brindisi finale, tutti in piedi per suggellare l’elezione de nuovo boss lombardo Pasquale Zappia e votarlo con una simbolica alzata di mano. Così Milano ha deciso di alzare la testa. E lunedì prossimo, a 18 anni dalla morte di Paolo Borsellino, la città dedicherà un luogo alla loro memoria di Falcone e Borsellino nei giardini di via Benedetto Marcello.

Anni fa gli studenti del liceo Volta, infatti, piantarono lì, davanti al loro istituto, un albero alla memoria dei due giudici. Di fronte a quell’albero ogni anno, il 23 maggio e il 19 luglio in occasione dell’anniversario delle morti dei giudici si ritrovano ancora adesso numerosi cittadini e associazioni.

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