Due attacchi pesanti in due giorni sono quasi una prova e infatti è così. Sono passati solo cinque mesi e già non fa più notizia che Rifondazione comunista non sia daccordo con LUnione. Lo sapevano, quando hanno deciso di governare insieme la Liguria. Epperò si dicevano tutti certi del «confronto aperto», della «volontà di ricomporre sempre», soprattutto della «maturità della coalizione». Invece. Stando solo allaltro ieri e a ieri, cè da registrare prima laccusa di «inciucio» fra lassessore diessino Carlo Ruggeri e il suo predecessore allUrbanistica Franco Orsi di Forza Italia. Poi la forte critica allassessore alla Sanità Claudio Montaldo, diessino pure lui. Protagonista non il passionale Marco Nesci capogruppo del Prc, ma il sempre pacato consigliere regionale e segretario ligure del partito Giacomo Conti. Che non perde occasione per accusare la giunta di Claudio Burlando di continuare le politiche del centrodestra. Lultimo caso ieri, con lattacco alla nuova Consulta sulla sanità: «Riteniamo francamente inutile un nuovo carrozzone di consulenza, dannoso, costoso e distaccato dalla condizione reale di sofferenza sociale dei cittadini». Al contrario, dice Conti, «abbiamo bisogno di tagliare drasticamente, del 50 per cento, i costi e il sistema di consulenze sullintero sistema sanitario». La proposta, accusa, «mette in evidenza ancora una volta come si continui sulla stessa strada della giunta precedente ». Sia chiaro: «Rifondazione non accetta logiche continuiste, né inutili strutture di facciata. Occorre una forte azione di discontinuità, potenziando i servizi pubblici, cancellando gli sprechi e garantendo il diritto alla salute. Laria nuova di una pratica alternativa di Governo non può più essere attesa».
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