L’Unione si «attacca» al tram

Per convincere gli elettori del centrosinistra ad andare a votare alle primarie del 29 gennaio, l’Unione si «attacca al tram». Atm, l’azienda che gestisce i trasporti pubblici della città, per la prima volta ha dato il via libera alla pubblicità elettorale sulle fiancate dei tram e degli autobus. E i partiti dell’opposizione hanno subito approfittato dell’occasione per far scattare, già da lunedì scorso, una campagna «in movimento» in vista delle primarie. Lo slogan: «Milano, io scelgo, io governo».
E dal momento che la data in cui i milanesi saranno chiamati a decidere se il loro candidato sindaco dell’Unione dovrà essere Bruno Ferrante, Dario Fo, Milly Moratti o Davide Corritore, coincide anche con il blocco totale del traffico, l’Unione conta di ottenere una deroga per almeno una novantina di auto che verrebbero messe a disposizione per accompagnare ai seggi disabili o anziani che hanno difficoltà a camminare.
Ovviamente, la campagna di comunicazione si affida anche a mezzi più tradizionali: dalle centomila lettere che saranno spedite ai cittadini a gazebo, pubblicità sui giornali, volantinaggio in giro per la città. Un tam tam che dovrebbe costare all’organizzazione circa 120mila euro, anche se la speranza è di recuperare la spesa grazie alle sottoscrizioni che saranno versate da chi andrà a votare.


Il centrosinistra non si sbilancia, ma sa che è difficile che in città parteciperanno alle primarie centomila elettori come avvenne il 16 ottobre quando ci fu la consultazione per Prodi. Riconfermato invece già da adesso il numero dei seggi in cui si potrà esprimere il proprio voto: saranno 124, come per le primarie nazionali.

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