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L'Ambrogino ai carabinieri è la sentenza più giusta

I cittadini che, attraverso i loro rappresentanti in Comune hanno deciso all'unanimità di considerare quei carabinieri eroi

L'Ambrogino ai carabinieri è la sentenza più giusta
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Domenica prossima, giorno di Sant'Ambrogio, così sacro per i milanesi, il Nucleo Radiomobile dei carabinieri riceverà l'Ambrogino d'Oro, massima onorificenza assegnata da Milano a chi ne abbia reso illustre il nome. Ieri, invece, la Procura della stessa città ha chiuso le indagini sui carabinieri del medesimo Nucleo Radiomobile che ora rischiano un processo per omicidio stradale. Responsabili, secondo i pm, di aver inseguito Ramy Elgaml e il suo amico che dopo aver sfondato il loro posto di blocco, si erano dati alla fuga in sella al loro potente TMax. Colpevoli, dunque, di aver obbedito al loro dovere, così come fanno ogni notte e ogni giorno centinaia di eroici rappresentanti delle forze dell'ordine, Natale e Capodanno compresi, per proteggere i cittadini perbene da chi non rispetta la legge. E allora vien da chiedersi chi, in questo ossimoro, abbia ragione. Se i cittadini che, attraverso i loro rappresentanti in Comune hanno deciso all'unanimità (sì, per una volta destra, centro e sinistra uniti, perché così prevede il regolamento degli Ambrogini), di considerare quei carabinieri eroi. O i pubblici ministeri che da mesi sono alla caccia di qualche indizio per farli diventare dei demoni meritevoli di un'esemplare condanna.

Certo sarebbe un orrore anche solo pensare di poter affidare la giustizia al voto dei cittadini, ma mai come questa volta vien da pensare che forse il buon senso comune ha già separato il grano dal loglio e forse una buona sentenza l'ha già emessa. Poi siamo in democrazia e ognuno è libero di scegliersi gli eroi che preferisce.

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