Lampedusa, scarcerato il sindaco anti-Cie «La prigione è un incubo ho dormito per terra»

Lampedusa I giudici del Tribunale della libertà di Palermo hanno annullato anche la seconda ordinanza di custodia cautelare che il gip del Tribunale di Agrigento aveva emesso nei confronti del sindaco di Lampedusa Bernardino De Rubeis. L’amministratore comunale è indagato per due ipotesi di concussione a seguito delle denunce sporte da altrettanti imprenditori i quali lo accusano di avere incassato delle tangenti. A seguito del provvedimento emesso dai giudici del capoluogo dell’isola, De Rubeis ha potuto lasciare il carcere di Agrigento dove si trovava rinchiuso da alcuni giorni.
«Grazie a tutti per la solidarietà espressa nei miei confronti». Sono state le prime parole del sindaco di Lampedusa Bernardino De Rubeis scarcerato alle 15 di ieri. Ad attenderlo fuori dai cancelli della casa circondariale di contrada Petrusa i suoi avvocati e diversi amici. Visibilmente provato De Rubeis ha parlato solo dei suoi giorni trascorsi in una cella senza fare riferimento, come consigliato dai suoi legali di fiducia, ai provvedimenti cautelari che lo hanno raggiunto. «Mi hanno trattato bene - ha dichiarato -, le guardie penitenziarie, il personale e i magistrati che mi hanno interrogato. Il carcere è un inferno, dentro le mura di una cella ogni giorno sembrava non finire mai. Oggi è finito un incubo. Era dallo scorso 21 luglio che mi trovavo rinchiuso nel carcere di Agrigento e ho sempre dormito per terra perché sul letto non riuscivo a stare bene considerati i miei 204 centimetri di altezza».
Il gigante con la fascia tricolore era finito su tutti i giornali, oltre che per i suoi guai giudiziari, nei giorni caldi degli sbarchi di immigrati a Lampedusa. Il primo cittadino infatti si era messo alla testa della protesta dei suoi concittadini e degli stranieri contro il governo e contro la costruzione di un Cie nell’isola.


Con la scarcerazione del sindaco, che ha sempre respinto le accuse, dovrebbe anche decadere la sospensione dalla carica di primo cittadino. De Rubeis però, su questo punto, non ha voluto commentare. «Adesso - ha concluso - ho solo voglia di tornare nella mia isola».

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