Formigoni-La Russa, il match è al secondo round. E il presidente della Regione replica a muso duro al capogruppo di An alla Camera, preoccupato dalle trattative con il centrosinistra: «Non accetto che un alleato mischi le carte. In Lombardia non abbiamo bisogno di larghe intese, ma ricordo a La Russa che è stato Berlusconi a proporle a livello nazionale. O forse lui vuole mettersi in contrapposizione con Berlusconi?». La Russa nei giorni scorsi ha dato otto ai primi cento giorni della Moratti e contemporaneamente ha invitato Formigoni a non tentare larghe intese. Il governatore non ci sta: «Nessuno ha voglia di mutare forze e alleanze di governo. Non cè alcun motivo di irritarsi. Qui non cè fumo, cè arrosto ed è il fumo che irrita, non l'arrosto». E larrosto è lautonomia possibile attraverso il Titolo V della Costituzione.
Formigoni difende i suoi rapporti istituzionali con lopposizione, sia a Roma che a Milano: «Serve coraggio e non paura». Le trattative sono per ottenere risultati concreti, ovvero fondi e poteri sulle infrastrutture da un lato e le regole del federalismo dallaltro. «In Lombardia vogliamo portare a casa più autonomia per tutti e stiamo tentando una riforma costituzionale per la quale serve il sostegno del centrosinistra e del centrodestra» spiega il presidente della Regione.
Larghe intese? No, serve solo più coraggio
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