Largo Camesena Si rompe una tubatura: strade allagate e mezza città senz’acqua

Alcuni quartieri a nord-est e al centro di Roma sono rimasti ieri senz’acqua per alcune ore a causa della rottura di una grossa tubazione idrica di 600 millimetri sotto il manto stradale di Largo Camesena, dovuta forse ad uno sbalzo di pressione o all’usura. Per facilitare l’intervento dei vigili del fuoco, i funzionari dell’Acea hanno infatti dovuto interrompere il servizio idrico nelle zone di Portonaccio, Tiburtino, Nomentano Italia, Parioli, Trieste, Salario e Pinciano. Il guasto, verificatosi intorno alle 5 di mattina, ha causato l’allagamento di scantinati, garage e rimesse nelle vicinanze, oltre ad alcuni invasi. Non solo. La rottura della tubazione ha provato anche danni in superficie: allagati il cantiere della nuova stazione Tiburtina, una palestra e un negozio. Per far fronte ai casi più urgenti Acea ha inviato delle autobotti nella zona con cui sono stati riforniti in primis ospedali e cliniche.
Di fronte al disagio causato dall’interruzione del servizio idrico il Codacons ha chiesto indennizzi automatici per gli abitanti.

«L’acqua è un bene primario di cui i cittadini non possono mai essere privati senza un congruo preavviso - ha detto il presidente del Codacons Carlo Rienzi - Al di là delle responsabilità del black out, che verranno accertate in altra sede, l’Acea deve prevedere un indennizzo automatico di almeno 200 euro per ogni famiglia coinvolta. Il gestore potrà poi rivalersi su chi ha determinato l’interruzione della fornitura del servizio».

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