Theo Jorgensen e Michael Mizrachi (sempre loro, i tremendi fratelli del poker) prendono il largo nel main event delle World Series Of Poker in corso a Las Vegas e arrivato al day7, in programma nella nottata di ieri. E se non è final table per loro, poco ci manca. Ma gli italiani Gianni Direnzo e Filippo Candio hanno rispettivamente 5,2 e 2,2 milioni di chips e rimangono in gara tra i primi 78 players sopravvissuti su 7319 iscritti, che hanno pagato 10mila dollari per liscrizione al torneo di texas holdem più ambito al mondo. Quello che decreterà il campione del mondo. «La strada è ancora lunga», ha detto Filippo Candio.
Certo che è lunga e certo che bisogna volare bassi ma ora come si fa a non sognare? Con i livelli attuali, pari a 20,000 di piccolo buio, 40,000 di grande e ante da 5,000 tutte quelle chips danno ampio margine di manovra per i due italiani che possono imporre il proprio gioco.
Di Candio, noto player, si sa ormai quasi tutto. Giocatore che si cimenta principalmente online, ma che nel live si sa distinguere perchè gioca sempre e solo per i massimi. Viene da Cagliari, giovanissimo, già entrato ed uscito dal team di Pokerstars.it. Ora ha su le toppe dello sponsor Full Tilt Poker almeno per questo evento: poi si vedrà. È 13esimo nel chip count e al tavolo in cui ha giocato stanotte ha Mizrachi, secondo chip leader: una sfida che ieri si preannunciava interessante.
Bel colpo, intanto e comunque vada, per PartyPoker, che ha mandato i suoi players alle Wsop e ha già piazzanto a premi Rizzo nel Main Event e ora ha un certo Direnzo che vola con circa 3 milioni e mezzo di chips: operazione riuscita sia per Party (ottimo feedback di immagine) che per Direnzo (con pochi euro rischia di vincere centinaia di migliaia di dollari).
Out invece Zumbini, Calia e Speranza. Peccato per Zumbini che aveva più chips degli altri due italiani che alla fine hanno rosicchiato qualche posizione nel payout e va bene così. Confiteor è uscito male contro un tris di 10 chiuso già al flop dall'avversario che lo ha eliminato. Flavio aveva in mano AK.
Las Vegas, due italiani restano in gara per centrare la finale
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