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Lascia il figlio disabile chiuso in auto per 4 ore

Quattro ore chiuso in auto nella calura cittadina e impossibilitato a uscire perchè disabile. È l’odissea vissuta - pare non per la prima volta - da un uomo di 44 anni, salvo soltanto grazie all’intervento dei passanti che hanno avvertito gli uomini della polizia locale giunti in soccorso del malcapitato abbandonato dal padre in una via del quartiere Lorenteggio. La triste vicenda è avvenuta l’altra sera intorno alle 20, quando al Comando dei vigili sono giunte varie segnalazioni su una Toyota Rav 4 parcheggiata in via Brasilia con all’interno una persona disabile in evidente stato di sofferenza e impossibilitata da ore ad uscire dall’abitacolo. Sul luogo sono immediatamente intervenuti gli agenti della polizia locale che hanno liberato l’uomo rifocillandolo. Nella vettura i vigili hanno rinvenuto anche un cane anch’esso ormai sull’orlo della disidratazione. Gli agenti hanno quindi rintracciato il proprietario della Toyota, identificato come il padre dell’uomo, che si è presentato al Comando affermando di aver lasciato il figlio da solo soltanto per pochi minuti. Una versione smentita dai fatti ma soprattutto dai numerosi testimoni che hanno confermato di aver visto il disabile chiuso nell’auto per molto tempo.
Alcuni, inoltre, hanno affermato che la vicenda non sarebbe un episodio isolato ma di aver assistito ad altri casi in cui l’uomo, dopo aver abbandonato il figlio in auto, si sarebbe intrattenuto nei bar e nei negozi del quartiere. L’uomo, G. F., è stato quindi denunciato per abbandono di persona incapace e il caso è stato segnalato ai servizi sociali comunali. È soltanto l’ultima delle tristi storie estive che, anche quest’anno, hanno registrato casi di abbandono oppure di tragiche solitudini, come il caso dell’anziana rinvenuta morta nel suo appartamento dopo oltre due settimane. Questa volta si è trattato di un caso forse ancor più penoso trattandosi di una storia di disabilità, una di quelle storie che spesso, isolate dalla società, nascondono incuria, violenze e sopraffazione.
Questa volta il destino ha voluto che fosse, almeno per il momento, una storia a lieto fine e l’uomo è riuscito a salvarsi per miracolo dall’incoscienza di chi avrebbe dovuto occuparsi di una persona svantaggiata dalla vita. Un miracolo riuscito grazie e soprattutto all’umanità e al senso civico dei passanti che si sono mobilitati appena accortisi che all’interno di quell’auto parcheggiata si stava consumando un dramma.
L’uomo infatti, che vestiva abiti dimessi, era chiaramente incapace di muoversi ed esprimersi e visibilmente provato dal caldo insopportabile, nonostante fossero ormai passate le 20 di sera e la Toyota avesse un finestrino leggermente abbassato. Quella macchina era già ferma da ore e alcune persone, ripassando in via Brasilia, non hanno potuto fare a meno di notare quell’uomo che, con il suo cane, era in evidente disagio.

Non v’era alcuna traccia del proprietario del veicolo che, secondo quanto hanno poi affermato alcuni testimoni, era solito lasciare il figlio all’interno dell’auto per allontanarsi per periodi prolungati o nel solito bar o nella lavanderia della zona. Gli agenti della pattuglia «Gamma 110» sono intervenuti in pochi minuti e sono riusciti per sfortuna ad evitare l’ennesima tragedia.

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