Lascia tutto a una chiromante la donna più ricca d'Asia

Nina Wang, considerata la donna più ricca dell'Asia e deceduta all'inizio del mese senza lasciare eredi, avrebbe intestato la sua fortuna alla sua chiromante. La donna possedeva una fortuna personale di oltre 3 miliardi di euro

Lascia tutto a una chiromante la donna più ricca d'Asia

Hong Kong - Nina Wang, l'eccentrica vedova considerata la donna più ricca dell'Asia e deceduta all'inizio del mese senza lasciare eredi, avrebbe intestato la sua fortuna alla sua chiromante. La stravagante miliardaria, morta di cancro ad Hong Kong a 69 anni, possedeva una fortuna personale che si aggira, secondo le stime, sui 4,2 miliardi di dollari (oltre 3 miliardi di euro). Stando ai media locali, che ne hanno pubblicato oggi degli estratti, la Wang avrebbe scritto due diversi testamenti, uno risalente al 2002 e uno al 2006. Nel primo, Nina avrebbe lasciato il suo tesoro a un'organizzazione umanitaria da lei fondata, come rivelano le due pagine in cinese pubblicate dalla rivista 'Next' e fornite, a quanto pare, da un amico della defunta. Nella versione più recente del 2006, l'unica beneficiaria del testamento risulta però essere Chan Chun Chuen, la fedele chiaroveggente, di 47 anni, della miliardaria. Secondo il quotidiano di Hong Kong 'Apple Daily', che cita fonti anonime, i famigliari della defunta si stanno già preparando per portare il caso davanti alla giustizia. Nina Wang, protagonista di una vita di amori e intrighi, amante dei cocktail e delle feste in ville lussuose, è stata impegnata per 15 anni in un'estenuante battaglia legale con la famiglia del marito, l'imprenditore cinese Teddy Wang. Wang fu rapito nel 1990 e dichiarato morto nel 1999, quando la battaglia per la sua eredità, che già infuriava all'interno della famiglia, venne alla luce. Nina fu accusata dal suocero di 96 anni di aver falsificato il testamento del marito.

La Corte di Appello Finale di Hong Kong riconobbe come valido il testamento con cui lei veniva nominata unica erede dell'impero del gruppo Chinachem, fondato dal marito e comprendente oltre 200 sedi e 400 società nel mondo.

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