Sanità, approvati i requisiti minimi delle polizze assicurative

Assicurazioni per strutture e professioni sanitarie. L’ok del Consiglio di Stato

Sanità, approvati i requisiti minimi delle polizze assicurative

Il Consiglio di Stato ha approvato il decreto che fissa i requisiti minimi delle polizze assicurative e delle altre misure analoghe di ritenzione del rischio, come l’autoassicurazione. Le polizze riguardano le strutture sanitarie e chi lavora all’interno del mondo delle professioni sanitarie. Pubblicato il 14 aprile, il provvedimento riguarda il Decreto Ministeriale che mette in atto l’articolo 10, comma 6 della legge Gelli (24/2017).

La situazione pregressa

Il Consiglio di Stato a giugno aveva deciso di sospendere il giudizio poiché, dopo alcune incognite sollevate dall’Ania (Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici) mancavano documenti specifici e approfondimenti su diverse tematiche, in particolare sull’introduzione di un meccanismo di variazione tariffaria, la disciplina delle eccezioni opponibili, il diritto di recesso dell’assicuratore e la regolazione dei fondi di autoassicurazione.

Il parere

Il parere del Consiglio di Stato sostiene che lo schema del Decreto risulta conforme alle finalità della legge primaria e alla tutela dei danneggiati e delle strutture sanitarie e di chi esercita una professione sanitaria. Sono state però suggerite alcune modifiche, tra queste l’introduzione di un meccanismo di variazione tariffaria, come il bonus malus, riguardante i sinistri. Il parere si limita a dare atto della contrarietà di alcune associazioni professionali riguardo il rinvio sulla disposizione dell’articolo 38-bis del Dl 152/2021 che subordina la funzionalità delle coperture assicurative all’adempimento regolare degli obblighi di continua formazione in ambito medico.

Il dibattito in corso

Come riporta Il Sole 24 Ore, è attualmente in corso un dibattito riguardante l’opportunità di intervenire sulla manutenzione della legge 24/2017. Da tenere in considerazione la riforma della responsabilità penale e di chi esercita la professione sanitaria. Una maggiore analisi andrebbe svolta anche nei confronti dei regimi di responsabilità civile e amministrativa, del danno risarcibile e dei sistemi di conciliazione.

Le difficoltà

La necessità di assicurare il settore comporta una difficoltà per quanto riguarda la complessa sostenibilità di un

processo conflittuale molto costoso. Restano comunque dei punti di domanda sulla possibilità di destituire un decreto attuativo che potrebbe non riuscire ad integrarsi con ulteriori ed eventuali interventi in fase di riforma.

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