Lazio, un «brodino» dopo le polemiche

Seconda partita di campionato e secondo pareggio per la Lazio di Delio Rossi, che fa 0-0. Un risultato giusto, che lascia un po’ di amaro in bocca in casa biancoceleste perché l’appuntamento con la prima vittoria in campionato è rimandata ancora. Ma c’è anche il senso di un pericolo scampato dopo la bufera degli ultimi giorni in società per il finale di mercato senza botto. Quel mercato a cui continua a pensare delio Rossi a fine partita: «Purtroppo il calciomercato è finito: mi sarei aspettato qualcosa di più, ma come al solito mi rimboccherò le maniche e lavorerò con quello che ho. Così ho sempre fatto». Poi i complimenti a Foggia, ex biancoceleste chiamato per la prima volta in nazionale. «Sono stato io il primo a credere in lui - le parole del tecnico laziale -. Ma quest’anno abbiamo cambiato gioco, abbiamo i tre centrocampisti e lui sarebbe rimasto sacrificato».
Chi non è sacrificato è Gaby Mudingayi, che sembra destinato dopo molte incognite a un campionato da protagonista. «Credo che sia un pari giusto - la sua analisi -, per noi stasera erano importanti i tre punti ma siamo contenti lo stesso». Mudingayi nega che le polemiche delle ultime ore abbiano influito sulla prestazione della squadra: «Noi giocatori siamo sereni, queste cose riguardano soprattutto la società, noi eravamo concentrati sulla partita». Poi una considerazione quasi lapalissiana: «Abbiamo giocato bene ma non abbiamo vinto. Peccato, ci rifaremo all’Olimpico». Forse però qualche dubbio sulla tenuta della rosa in due manifestazioni inizia a serpeggiare: «No, secondo me siamo competitivi su due manifestazioni, certo è difficile, ma cercheremo di fare bene».

Ha l’impressione di essersi conquistato il posto da titolare? «Dall’inizio ho sempre detto che volevo farmi trovare pronto se il mister avesse voluto farmi giocare», la diplomatica risposta. Insomma, una serata un po’ così.

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