Va bene che ormai in casa lEmpoli gioca ogni sfida alla morte pur di sdoganarsi dalla parte bassa della classifica, ma un capitombolo simile, ieri, da parte della Lazio, non era proprio nelle attese. E non parliamo del risultato striminzito ma comunque da perdente (l1-0 griffato Vannucchi), quanto dellora e mezza sbiadita vissuta dai laziali, che subiscono il colpo letale del centrocampista toscano al 7 e non riescono a mostrare alcun segno di reazione nei restanti 83 minuti di gioco, mentre in classifica vengono scavalcati dal Torino e quasi agganciati dal Livorno. Poi, quasi per non farsi mancare nulla, annotano appena un misero +4 di vantaggio sulla zona salvezza.
E dire che la Lazio mai aveva perso prima dora al Castellani, che lEmpoli non vinceva da due mesi in campionato (4-1 al Cagliari) e che Delio Rossi, sia pur ingabbiato nei suoi guai (sette giocatori acciaccati e uno appiedato dal giudice sportivo) le ha provate tutte pur di dividere la posta in palio. Ha inserito quasi a sorpresa Vignaroli lungo lout destro e azzardato nella ripresa finanche il tridente Pandev-Rocchi-Bianchi pur di scardinare il bunker serrato da Malesani, salvo sudare freddo nel finale, quando Kolarov sè fatto espellere per un fallo figlio più della dabbenaggine che di unesigenza reale. Alchimie inutili: lex Rocchi sè visto solo quando Pandev lha fatto arrabbiare (lanciato in contropiede col macedone, il buon Tommaso ha potuto solo constatare legoismo del compagno di squadra); Mauri ha sprecato in maniera goffa lunica occasione degna di tal nome; sul taccuino del direttore di gara Rosetti, oltre a quello del mancino serbo (rosso diretto), sono stati scritti anche i nomi degli ammoniti Ledesma, Dabo e Rozehnal. Nessuno può dare spiegazioni nel merito, i tesserati di Claudio Lotito mantengono il silenzio stampa e per riflettere sulla gara ci si aiuta con le dichiarazioni dei giocatori dellEmpoli. «Abbiamo faticato molto nellottenere questa vittoria», ha spiegato il centrocampista Marianini, non prima daggiungere che «i tre punti sono arrivati dopo una partita non brillante, forse è la prestazione peggiore rispetto alle ultime uscite. Ma è stata comunque una vittoria allinsegna dellagonismo e della determinazione». Al suo fianco lex laziale Felice Piccolo: «Era una partita a cui tenevo particolarmente dopo aver vissuto a Roma una stagione in infermeria che mi ha lasciato molti rimpianti. Giocavamo bene da tempo, oggi sono arrivati anche i tre punti. Dobbiamo farne tesoro e continuare a lavorare con ancora più entusiasmo».
Non cè tempo da perdere, i laziali sono chiamati ad arginare una situazione negativa che sembrava ribaltata dopo il successo interno con la Sampdoria. Domenica allOlimpico arriva lAtalanta, che nel frattempo ha ceduto Riccardo Zampagna, mattatore del match dandata. Cè comunque da aver paura dopo aver visto sabato sera gli orobici allopera contro la Fiorentina: gli uomini dellex giallorosso Delneri (che presumibilmente vivrà la sfida quasi fosse un derby) sembrano avere sette vite, come i gatti.
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