Il Lazio taglia gli ospedali, ma inventa un parco inutile

Il Lazio, che è una delle regioni più indebitate d’Italia nel settore sanitario, continua a tessere una sorta di tela di Penelope: di giorno si chiudono ospedali e si tagliano migliaia di posti letto per risparmiare; di notte si inventano nuovi stratagemmi per sperperare soldi pubblici. L’ultimo esempio fornito dalla mini-casta dei politici locali che appoggiano Marrazzo risale all’altro ieri sera, quando il Consiglio regionale ha approvato con 36 voti favorevoli e 12 contrari (quelli del centrodestra) la legge che istituisce il nuovo Parco dei Monti Ausoni e lago di Fondi. Mentre la legge finanziaria impone a tutte le regioni di razionalizzare gli enti di gestione territoriale, come le Comunità montane, il Lazio fa melina e nel frattempo crea nuovi «carrozzoni», come quello appena citato, per avere nuove prebende da distribuire. E infatti il nuovo ente-parco avrà un presidente scelto dalla giunta regionale (che guadagnerà 5mila euro al mese), un vicepresidente e tre consiglieri di amministrazione (per un totale di 15mila euro al mese); in più dovranno essere assunti almeno cinque dipendenti e una ventina di guardia-parco. Ma al di là dell’opportunità di spendere soldi per un’«oasi protetta» della quale nessuno sente la necessità, c’è da dire che l’area interessata, nella quale sono ricompresi nove comuni a cavallo tra le province di Frosinone e di Latina, confina con un altro parco, quello dei Monti Aurunci ed è vicina anche a quello dei Monti Ernici. Per non parlare del Parco nazionale d’Abruzzo (il cui versante ciociaro occupa una buona parte dei circa 130mila ettari totali) e del Parco nazionale del Circeo (altri 8.500 ettari in provincia di Latina).

Ai politici locali del centrosinistra, che già si stanno azzuffando sull’ubicazione della sede del nuovo Parco, sfugge un particolare non di poco conto: è già stato abbondantemente superato il tetto massimo del 30 per cento di superficie da destinare ad aree protette stabilito dalla legge-quadro 394 del 1991.

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