Sapete quanto spende la Provincia di Milano amministrata dai comunisti per la sicurezza? La domanda arriva di Silvio Berlusconi e riempie laria del Teatro Dal Verme, pieno fino alle balconate di amministratori, candidati, militanti e fan azzurri. La risposta è ancora sua e scatena la platea: «Meno delluno per mille: è uno scandalo». Il presidente di Forza Italia, allincontro organizzato dal coordinamento provinciale, usa i numeri (contestati da Filippo Penati) per illustrare meglio il concetto, parla della sicurezza trascurata dalla sinistra e della legge sullimmigrazione voluta dal Polo e scardinata dalle fondamenta: «Diciamo no a porte e frontiere aperte. Chi vuole vivere nel nostro Paese deve adeguarsi alle nostre regole e ai nostri valori. Abbiamo bisogno di più sicurezza».
Si dice ottimista sui risultati delle amministrative e in particolare sulle elezioni a Monza, dove è convinto di scalzare il centrosinistra: «Tutti i sondaggi ci dicono che a Monza vinceremo. Questo è un momento che ci ripaga delle male parole che prendiamo quotidianamente dalla stampa e, in parte, di quello che è stato un risultato elettorale che non abbiamo mai accettato». I risultati positivi che arrivano da Palermo, Trapani, Ragusa, gli suggeriscono un paragone tra le due realtà lontane tra di loro eppure unite nellessere roccheforti di Forza Italia e della Cdl: «La Sicilia si conferma la Lombardia del Sud». Linvito è a fare il bis, a «uguagliare o anche superare gli straordinari risultati» della Sicilia: «Dalle amministrative arriverà un messaggio inequivoco, unintimazione di fine al governo Prodi».
Ai suoi candidati tiene una lezione di politica e di campagna elettorale. «Dovete chiedere ai cittadini che vi affidino il governo delle città perché venite dalla politica del fare, che vuol dire più servizi, capacità di amministrare e di favorire le imprese, attenzione al territorio». Parla di immigrazione, critica la sinistra e il presidente della Provincia, Filippo Penati, attaccato perché con i suoi stanziamenti sottovaluta lemergenza sicurezza («è uno scandalo»). Penati si difende: «Il milione è da aggiungere agli impegni già presi con il bilancio 2007 sul tema della sicurezza. La Provincia è lunico ente territoriale lombardo ad avere dato finora questa disponibilità. È stato male informato».
In prima fila cè lex sindaco, Gabriele Albertini («che saluto e bacio») e la sua Milano ereditata da Letizia Moratti, «un modello di buongoverno». Berlusconi propone un ripasso dei punti fermi del programma, la priorità è labolizione dellIci sulla prima casa e il no alle addizionali Irpef e alle tasse straordinarie. Fa i complimenti agli amministratori milanesi, alla parlamentare Mariastella Gelmini («una straordinaria coordinatrice regionale») e a Guido Podestà, il coordinatore provinciale «determinato e operoso», adesso al lavoro sul voto di Monza. Propone come modello Mario Mantovani, sindaco di Arconate eletto con una percentuale altissima: «Studiatevi il suo vademecum, cè da imparare...».
Dopo la politica, il calcio. Berlusconi si ferma a chiacchierare con un gruppo di tifosi e promette loro di risolvere il problema dei biglietti per la finale di Champions che sembrano introvabili.
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