Milano - Tutti con il fiato sospeso. La tensione taglia l'arco costituzionale e accomuna gli estremi. Sul verdetto pesa l'incognita dell’astensionismo, che per queste elezioni sembra aver toccato livelli da record. Un'incognita che rende vana ogni previsione, come dimostra la rinuncia di Sky a pubblicare gli intention poll.
Tensione nelle sedi dei partiti Nelle sedi dei partiti tutto è pronto per ospitare leader politici, giornalisti e operatori, e per i collegamenti radio-Tv.
Subito dopo la chiusura delle urne, alle 15, è partita la lunga maratona elettorale televisiva, con
commenti e dirette. Da stasera, poi, si riaccendono i riflettori delle trasmissioni ghigliottinate dalla
par condicio, a partire da quella di Vespa, ’Porta a portà. Tutti i leader dei partiti nel pomeriggio
saranno nella capitale per seguire i risultati del voto.
Berlusconi, a sorpresa, torna a Roma Silvio Berlusconi rientra a Roma, a palazzo
Grazioli, intorno alle 18. E alle 19 ha in programma a palazzo Chigi, un incontro con una
scolaresca.
I coordinatori del Pdl si sono dati appuntamento a Via dell’Umiltà, la sede del partito per seguire
lo spoglio e commentare con la stampa i dati che via via affluiscono. È scontato un filo diretto tra la
sede del partito e palazzo Grazioli. Il presidente della Camera Gianfranco Fini è al lavoro a
Montecitorio.
La Lega blindata in via Bellerio Tutto pronto anche nella sede del Pd a Sant’Andrea delle Fratte, dove è stata allestita la sala
stampa e dove si recherà anche il leader Pier Luigi Bersani.
Lo stato maggiore della Lega, a partire dal leader Umberto Bossi, si è dato appuntamento, come
da tradizione, a Via Bellerio. Pier Ferdinando Casini sarà nella sede dell’Udc in via Due Macelli.
Anche il leader di Idv, Antonio Di Pietro, è a Roma e attenderà i risultati nella sede del partito.
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