La Lega di A dice no ad Abete Si riaffaccia il rischio sciopero

Un no unanime che rischia di far saltare la trattativa e ripropone il rischio sciopero. I presidenti della Lega di A hanno respinto la proposta di mediazione di Abete sul nuovo contratto collettivo. Così l’Assocalciatori torna a pensare ad azioni di protesta, come lo stop di un turno da proclamare nel weekend del 20 e 21 novembre o in quello successivo. E oggi alle 14, in una conferenza stampa in Federcalcio, Abete farà il punto della situazione (annuncerà la nomina del commissario ad acta?). Per la Lega, nel negoziato, è impossibile prescindere dalla piattaforma originale a 8 punti - compresi quelli inaccettabili da parte di Aic e presidente Figc dei trasferimenti obbligatori e dell’esclusione di tesserati dalla rosa -. «Il momento impone uno sforzo comune di ridefinizione delle regole senza veti - così Beretta, numero uno della Lega -. Riteniamo comunque che esistano ancora i margini per un accordo entro novembre e che non sussistano le condizioni per la nomina del commissario». I vertici dell’Aic discuteranno oggi sulle modalità di un eventuale stop.

«Abbiamo già il mandato firmato dai giocatori dei club di A (solo due non avrebbero aderito, ndr). Ci aspettavamo una maggiore apertura della Lega, visto che noi abbiamo dato ampia disponibilità sui sei punti e, in particolare, su quello della flessibilità».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica