In due paginette di decreto le «notizie» sono diverse. Intanto che il sito della Lega Nord Liguria vale più di cinquemila euro. Poi che cè chi lo vuole comprare ed è disposto a offrire persino di più. Infine che in tutto questo cè «periculum in mora» e che quindi un giudice ordina di bloccare lasta telematica e impedisce la vendita del sito.
La storia nasce dalla provocazione di Guglielmo Bonanno, ex attivista leghista, che ha ritenuto di essere titolare del «dominio», cioè del nome del sito www.leganordliguria.it e pertanto autorizzato a metterlo in vendita allasta su internet, per una base di 5.000 euro. La pronta reazione del Carroccio è finita naturalmente in unaula di tribunale, che ha subito emesso un provvedimento durgenza per impedire che la cosa possa degenerare e provocare danni irreparabili. Il giudice Francesco Mazza Galanti, è stato molto chiaro, e non ha risparmiato dure bacchettate a Bonanno, definito un provato cittadino che «non risulta membro né militante del movimento politico, dal quale anzi è stato espulso con provvedimento del 22 maggio 2007». Una premessa per dire che «non appare consentito dallattuale impianto normativo» a una persona così di disporre liberamente e «mettere in vendita il dominio del sito della Lega Nord Liguria».
Sembra persino già una premessa di sentenza nel merito, per la quale si dovrà però attendere fino al 27 novembre. Al momento infatti il giudice ha emesso questo provvedimento urgente senza neppure sentire Bonanno, proprio per fermare la vendita «con qualunque mezzo e/o modalità, anche non telematica», ma anche la possibilità «di commercializzare e/o utilizzare anche in via telematica» il nome del sito, prima che avvenga.
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