Un successo. Il fallimento della vendita accontenta la Lega, preoccupata, come spiega il capogruppo milanese ed europarlamentare Matteo Salvini, «che Milano svendesse il proprio patrimonio. Sapere che resterà alla città e ai lombardi ci rende più tranquilli, ora vogliamo anche una dirigenza che sia più allaltezza di quella che ha retto la società negli ultimi anni». Il timore che il mancato incasso della vendita si traduca nello stop a nuove linee metropolitane per Salvini è infondato, «perché se dal prossimo anno il federalismo fiscale sarà finalmente realtà, ne potremo costruire anche dieci». Il fallimento dellasta è un successo anche per il segretario della Fit-Cisl Lombardia, Dario Balotta: «È stato possibile - commenta - anche grazie alla mobilitazione dei lavoratori e delle azioni legali, tra cui quella di Fit-Cisl. Adesso occorre ripensare al futuro di una azienda che si può rilanciare con la quotazione in Borsa. Solo così sarà possibile recuperare le risorse necessarie per gli investimenti, la sicurezza e l'efficienza degli scali di Linate e Malpensa».
Per le infrastrutture milanesi, rilancia invece il presidente della Provincia Filippo Penati, «apriamo ora una nuova fase».
La Lega è soddisfatta «Resta ai lombardi»
Salvini: «Col federalismo fiscale facciamo 10 linee del metrò». Esultano anche Fit-Cisl e Penati
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