Di sicuro c’è che il Veneto andrà alla Lega. E allora in Lombardia la strada si spiana alla corsa di Roberto Formigoni al suo quarto mandato da governatore. L’annuncio ieri, dopo il vertice ad Arcore tra Umberto Bossi, il premier Silvio Berlusconi e il ministro Giulio Tremonti e la grande adunata degli amministratori del Carroccio all’hotel Leonardo Da Vinci di Bruzzano organizzata dalla segreteria federale degli enti locali guidata dalla deputata Maria Piera Pastore. Oltre 300 sindaci, presidenti di Provincia, assessori e consiglieri chiamati a raccolta. «Facciamo squadra sugli obiettivi comuni», l’appello di un sindaco che interpreta la richiesta di molti. I temi? Federalismo fiscale e sicurezza innanzitutto. Le battaglie della Lega diventate ormai una priorità di governo e Comuni. Ma anche patto di stabilità, ruolo e gestione degli enti locali, infrastrutture, il destino di Malpensa. Con i primi cittadini diventati vero e proprio fondamento per la tranquillità dei cittadini. «Nella sicurezza - spiega il ministro dell’Interno Roberto Maroni - abbiamo applicato una forma di federalismo, dando più potere ai sindaci che sono diventati un riferimento essenziale su cui si fonda il modello di sicurezza integrata». E, nel suo intervento, presenta «una scheda riassuntiva, dettagliata, analitica, di tutte le misure del Pacchetto sicurezza che vedono il sindaco come riferimento essenziale, uno dei tre pilastri su cui si fonda il modello di sicurezza integrata: le forze dell’ordine, i sindaci e i cittadini attraverso le organizzazioni».
Di Malpensa parla, invece, l’assessore Davide Boni che replica al «Fronte del No» sullo sviluppo dello scalo.
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