«Le analisi vanno eseguite sullintera tratta della Brebemi e non solo sui due lotti appaltati alla Locatelli Spa». A dichiararlo è Legambiente che già nellestate scorsa, in seguito a delle segnalazioni, aveva sollecitato i comuni interessati dallautostrada a effettuare monitoraggi sui materiali utilizzati nei cantieri. E se le indagini di queste ore, che hanno portato agli arresti di politici e imprenditori, dimostrano che Legambiente «aveva visto giusto», lassociazione insiste ora su un« monitoraggio completo» dei lavori Brebemi. I motivi che spingono Legambiente a fare questa richiesta sono contenuti nella missiva di risposta con cui il Comune di Treviglio informava di aver richiesto allArpa di avviare i monitoraggi sui sedimi utilizzati per la Brebemi. In quella lettera però, il Dirigente del Settore Gestione del Territorio spiegava anche che: «Risulta che il Consorzio BBM stia utilizzando tali materiali su tutta la linea autostradale». «In base a quello che si afferma in questa lettera non è pensabile concentrare le analisi esclusivamente ai lotti in cui lavorava la Locatelli Spa - dichiara Dario Balotta, responsabile Trasporti Legambiente Lombardia - Se quello che dichiara il dirigente del comune di Treviglio è vero bisogna subito avviare attenti e scrupolosi monitoraggi sullintera tratta della Brebemi, analizzando i materiali per riempimenti utilizzati in tutti i cantieri».
Lassociazione rende noto inoltre che su segnalazione di Legambiente verranno presto presentate interrogazioni urgenti sulla vicenda al Senato e al Parlamento Europeo. «Se il cantiere BreBeMi risulterà contaminato - insiste Damiano Di Simine, presidente Legambiente Lombardia - occorrerà intervenire molto rapidamente per la messa in sicurezza e la successiva bonifica».
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