Legge anti-smog, blocchi del traffico ma «a tempo»

Rendere temporanei i divieti della circolazione. Questa la proposta avanzata dall’Unione in Regione Lombardia per aggirare il ricorso del governo alla Corte costituzionale sulla legge contro l’inquinamento della Lombardia. Per evitare problemi di legittimità, basterebbe qualche modifica al testo e rendere circoscritti a brevi periodi i divieti. Incluso quello di circolazione per le auto non catalitiche previsto dal 1° ottobre. Infatti il motivo principale del ricorso alla Consulta è che la circolazione è di competenza dello Stato e solo Comuni e prefetti possono decidere i blocchi. La Regione lo può fare in via temporanea, con i blocchi del traffico, esclusivamente per motivi di salute.
E dunque, secondo l'Unione, basta che il divieto valga dal 2 gennaio al 29 dicembre, e poi ancora venga rinnovato dal 31 dicembre al 29 gennaio successivo, perché il governo non abbia nulla da eccepire. «In questo modo - spiega il vicepresidente del Consiglio regionale Marco Cipriano (Ds) - vogliamo togliere ogni alibi a Formigoni che non ha ancora applicato la legge» e questo anche se l'impugnazione non impedirebbe di farlo. Tant'è che «le leggi sulla caccia e sull'urbanistica - ha osservato il capogruppo dei Verdi Carlo Monguzzi - sono entrate in vigore nonostante i ricorsi.

Invece dal primo luglio si dovevano fermare i motorini a due tempi, che solo a Milano sono 240mila, ma continueranno a circolare». Oggi, in commissione Ambiente, l'assessore Marco Pagnoncelli parlerà anche del piano attuativo della legge.

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