Legionella, l'Ats conferma: i casi sono sei

Indagini ambientali. Cagnolati (FI): "In via Rizzoli già segnalata acqua torbida"

Legionella, l'Ats conferma: i casi sono sei
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Sono sei in tutto i casi di legionella - quattro gli anziani tra i 70 e i 90 ricoverati e un uomo già morto lunedì - riscontrati da Ats (Agenzia di Tutela della Salute) negli stabili popolari gestiti da Mm Spa (Metropolitana Milanese) di via Angelo Rizzoli 77-87. Ciclicamente purtroppo torna a far parlare di sé il batterio killer che si annida nell'acqua calda stagnante delle tubature delle abitazioni e che, a una temperatura compresa tra i 35 °C e i 50 °C, non si trasmette da persona a persona ma contagia attraverso l'inalazione di acqua contaminata sotto forma di aerosol (come quando si fa la doccia, per esempio).

L'uomo deceduto si chiama Luigi Gandini, aveva 91 anni, ed è spirato al pronto soccorso dell'ospedale San Raffaele per "sospetta polmonite da legionella". Il virus infatti provoca febbre, raffreddore, tosse e nei casi più gravi, come questo, anche polmoniti letali. Gandini viveva nelle case popolari di via Rizzoli, a Crescenzago, dal 1983. E proprio in quei palazzi già nel 2017 era scattato un allarme legato al batterio. Nelle abitazioni dove se ne sospetta la presenza Metropolitana Milanese ha chiuso l'acqua calda. Successivamente, sempre in termini precauzionali, ha ripetuta la disinfezione dell'impianto idrico condominiale che viene fatta contestualmente ai controlli "periodici" che Mm spa "esegue regolarmente" negli stabili Erp proprio per prevenire casi di legionella. Nel caso di via Rizzoli queste verifiche si erano svolte ad aprile e le analisi avevano escluso contaminazioni da legionella.

Intanto Ats ha avviato una serie di indagini ambientali - tra cui il prelievo di campioni - al fine di ricostruire l'origine dell'infezione: i risultati dei test per un riscontro chiaro e certo dovrebbero arrivare tra un paio di giorni.

Nel frattempo in consiglio comunale è stata presentata un'interrogazione sul caso, firmata dal consigliere di Fratelli d'Italia Marco Cagnolati: "I residenti denunciano da mesi acqua calda assente o insufficiente ai piani alti scrive il consigliere , presenza di acqua torbida e maleodorante dai rubinetti, oltre a lavori sulla caldaia centrale (datata oltre 40 anni) che MM avrebbe dichiarato come causa dei disservizi".

A chiedere al Comune di fare chiarezza è anche la Lega che ha segnalato la preoccupazione degli inquilini. "La notizia della morte di un inquilino di via Rizzoli e di altri ricoveri sta suscitando preoccupazioni nei caseggiati popolari. I residenti sono preoccupati di possibili infezioni da legionella e chiedono al Comune di Milano di rispondere e vigilare" ha spiegato in una nota l'eurodeputata e consigliera comunale del movimento Silvia Sardone.

Quali sono, quindi, i mezzi per tenere la legionella alla larga dalle nostre case? Per esempio bisogna cambiare, o almeno disincrostare e disinfettare con una certa frequenza, i filtri rompigetto dei rubinetti, ma anche i tubi flessibili e i soffioni della doccia. È opportuno, poi, controllare che la temperatura dell'acqua calda arrivi a 45-48 gradi.

Tra gli edifici più a rischio ci sono quelli che rimangono chiusi per periodi continuativi, come e scuole e altre strutture pubbliche che restano inattive per lunghe pause estive e no ma anche le seconde case. Per questo, almeno nelle abitazioni privati, si può installare un dispositivo antiristagno che si programma in modo da lavare regolarmente le tubazioni e sostituire l'acqua.

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