L'eterno Jack Ryan. Cambia faccia restando se stesso

Il personaggio inventato da Tom Clancy è diventato un'icona plurigenerazionale

L'eterno Jack Ryan. Cambia faccia restando se stesso
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Il suo nome non è Bond, James Bond. Però Ryan, Jack Ryan, ormai è un'icona dello spionaggio, figlia della penna di Tom Clancy (1947 - 2013), che ha avuto infinite incarnazioni attoriali e romanzesche. Cambiando leggermente nel corso del tempo, si è trasformato in un proteo - ben ancorato nell'avventura - che sfida il tempo. A partire dal romanzo La grande fuga dell'Ottobre rosso (fu il primo libro in cui comparve il personaggio, ma quella narrata non è la prima avventura nella cronologia della sua vita immaginaria) per arrivare all'ultima stagione della serie Jack Ryan disponibile su Prime Video.

Il nocciolo del personaggio, quello che ne ha decretato il successo, era quello di un analista della Cia davvero sui generis. Ecco la bio di Ryan semplificata all'osso. Diplomato alla Loyola High School a Towson, nel Maryland, Jack si laurea in storia al Boston College, per poi diventare sottotenente dei Marine. In servizio sulla nave portaelicotteri Guam, precipita a bordo di un elicottero Ch-46 sulla costa di Creta, durante un'esercitazione Nato. Riporta lesioni alla schiena che pongono fine alla sua carriera militare. I suoi genitori muoiono 19 mesi dopo in un incidente aereo all'aeroporto di Chicago. I due eventi portano Ryan a odiare il volo, fobia che non lo abbandonerà mai. Nel frattempo si innamora di Caroline Muller, studentessa di medicina, che sposerà dopo poco. Si dedica alle attività di Borsa alle dipendenze del suocero, Joe Muller, vicepresidente della Merrill Lynch. Accumulato un grosso capitale, si ritira per dedicarsi all'insegnamento della storia e fare il consulente della Cia. Nel corso delle vicende narrate nei vari libri, passa dall'essere un semplice consulente esterno dei servizi a diventare Presidente degli Usa. Mentre nei fatti più d'azione gli subentra il figlio Jack Ryan Junior. Sin qui la corsa romanzesca e filmica. Nelle pellicole il volto del giovane Ryan è stato quello pulito di Alec Baldwin per dar vita ad un giovane pensoso, il perfetto antieroe di Caccia a Ottobre rosso (1990) che ha poi ceduto il testimone a un più sofferto Harrison Ford che fa carriera nell'intelligence. Rimaste meno nella memoria collettiva l'interpretazione di Ben Affleck in Al vertice della tensione e quella di Chris Pine in Jack Ryan - l'iniziazione (un vero e proprio reboot non basato su una trama di Clancy).

Il personaggio era ormai diventato autonomo e reinventabile e spostabile nel tempo proprio come il James Bond di Fleming. Ed eccoci alla terza vita di Jack Ryan, quella nelle serie. Con il volto John Krasinski, le quattro stagioni che raccontano dell'analista che passa dalla scrivania all'azione hanno funzionato perfettamente per trapiantare il personaggio nella fantasia dei più giovani. Ovviamente con tutte le trasformazioni del caso, chissà se a Clancy sarebbero piaciute: proprio a ottobre saranno dieci anni dalla sua morte.

Rispetto alla narrazione di Clancy la serie richiede una capacità molto più alta di sospendere l'incredulità, avendo dovuto comunque adattarsi a nuovi modelli adrenalinici dettati da prodotti come 24 e la serie dei film dedicati a Jason Bourne. Però il tocco pensoso di Ryan è stato mantenuto e sinanco aumentato in quest'ultima stagione. Anche il Ryan della serie, modernizzato in termini di ironia e ritmo mantiene una caratterizzazione da eroe molto, anzi troppo umano. A partire dal fatto che sempre e comunque rimane un eroe che pensa e che impara, che trasgredisce a istinto. Sempre deduttivo ma senza mai diventare un perfettino alla Sherlock Holmes. Men che meno un seduttore alla James Bond, il suo fascino è sempre dato dalla fragilità caparbia.

Ed è per questo che possiamo immaginarci di vedere tornare Ryan

anche in futuro. Senza bisogno di quello Junior che era stato il modo di Clancy di mantenere la coerenza temporale. Cinema e serie ne hanno meno bisogno, nel bene e nel male, spostano la data di nascita di Jack a piacimento.

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