Roma«È una vergogna! Cordiali saluti». Il messaggio è stato recapitato nella casella della posta di tutti i deputati del Pdl. Firma: Edmondo Cirielli, Pdl, presidente della commissione Difesa e presidente della Provincia di Salerno. E proprio da Salerno Cirielli annuncia la notizia: «Cari colleghi - scrive - mentre lUdc e i finiani preparano lassalto più ignobile al nostro leader, presidente Silvio Berlusconi, il ministro del Pdl, Mara Carfagna, a Salerno prepara una coalizione con Udc e finiani contro il suo partito». Allegate a questa comunicazione, firmata su carta intestata della commissione Difesa della Camera, le fotocopie di una serie di articoli pubblicati nei giorni scorsi sui quotidiani Il Mattino, Cronache del Mezzogiorno, La Città e Il Salernitano. Secondo i giornali locali, in Campania starebbe per nascere unalleanza tra Udc, Fli e uomini vicini al ministro delle Pari opportunità in vista delle elezioni amministrative.
Mentre insomma al sesto piano di Montecitorio tutti i ministri e i coordinatori si riunivano in un vertice per guardarsi in faccia e tracciare la linea politica e la controffensiva nei confronti dei finiani, nelle buche delle lettere si materializzava un attacco clamoroso di un presidente di commissione a un ministro, entrambi del Pdl, con i dettagliati resoconti delle spaccature del partito in Campania. La lettera di Cirielli ha creato imbarazzo nel gruppo: nella giornata di ieri tutto era stato deciso tranne che alimentare i sospetti, mostrare spaccature, o soltanto inimicizie o invidie.
La voce si è sparsa velocemente in Transatlantico. Mara Carfagna ha parlato animatamente con Verdini, poi Verdini ha preso da parte Cirielli. Il coordinatore è stato avvicinato anche da Mariastella Gelmini, che gli ha sollecitato un intervento. Carfagna avrebbe contattato direttamente Berlusconi, poi ha scambiato poche battute con Italo Bocchino, a cui è legata da una lunga amicizia. Nel giro di pochi minuti il comunicato di Verdini: reprimenda a Cirielli, solidarietà e stima al ministro Carfagna. «Nellambito della dialettica politica - ha scritto il coordinatore - ci sta che si possano usare toni anche aspri. Ma ciò che è accaduto supera i limiti del consentito, perché la fedeltà di Mara al Pdl è fuori discussione, come tra laltro lei ha avuto più volte modo di dimostrare». Sarà comunque convocata «al più presto una riunione per chiarire la questione e chiudere ogni controversia, ma fin da ora invito Cirielli a mettere da parte gli attacchi e ad affrontare ogni problema fra noi, senza ulteriori polemiche e interventi».
Al Giornale il ministro affida la sua replica molto decisa: «Mi fa profonda tristezza vedere che Edmondo Cirielli, un deputato del Pdl, debba affidare il suo pensiero - chiamiamolo «pensierino» - a un «pizzino» inserito nella casella postale di qualche collega che, giustamente, lo ha cestinato. Attaccarmi personalmente, accusarmi di manovre che non esistono, non è solo un atto che squalifica chi lo commette, ma è in aperto contrasto con lo spirito col quale abbiamo costruito il Pdl e con i richiami all'unità fatti, tra l'altro, dal capogruppo alla Camera», ieri mattina, nel vertice a Montecitorio.
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