Letteratura

I consigli di Daniele Di Benedetti: "Ecco come cambiare la propria vita con 4 mosse"

Esperto di PNL, coaching ad alte prestazioni e autore di bestseller, Daniele Di Benedetti, sarà uno dei protagonista di Mypersonaltrainer Days, il 16 e il 17 settembre a Milano, e spiegherà in un incontro come cambiare la nostra vita agendo su 4 specifiche aree

I consigli di Daniele Di Benedetti: "Ecco come cambiare la propria vita con 4 mosse"

Ricordati di sorridere, Amati per amare, Fuori dal fango, bestseller da oltre 160.000 copie vendute, pubblicati da Mondadori e scritti da Daniele Di Benedetti, esperto di PNL e coaching ad alte prestazioni, comunicazione e marketing, ricercatore e imprenditore di successo. Con oltre 1 milione di follower, 200 milioni di visualizzazioni dei suoi video e migliaia di persone che ogni anno seguono i suoi eventi dal vivo, è il riferimento per la crescita personale e professionale in Italia. Daniele sarà uno degli attesissimi ospiti alla seconda edizione di Mypersonaltrainer Days, evento con tante attività gratuite e aperte al pubblico per tutti gli amanti del wellness, dello sport e di uno stile di vita sano. Il 16 settembre alla 17,30 in un incontro con Chiara Tortorella, racconterà il suo metodo e come "accendere" il nostro potenziale inespresso, agendo su 4 specifiche aree. Lo abbiamo incontrato poco prima della manifestazione.

Il suo libro "Amati per Amare", ma anche gli altri che ha scritto come "Ricordati di sorridere" sono diventati dei bestseller, secondo lei cosa è piaciuto tanto?

"Nei miei libri, come anche nei miei percorsi e nel nel mio approccio con le persone, cerco innanzitutto di non ergermi a guru, perché io stesso sono una persona che ha vissuto determinate dinamiche e si è impegnato per superarle. Questo confronto alla pari, è una cosa che secondo me aiuta le persone in modo efficace. Si tratta proprio di un mix tra un approccio tecnico scientifico nelle sue applicazioni, ad un approccio esperienziale, basato anche sulla mia esperienza e quella di molte persone di cui mi sono preso cura in questi anni, che porto come esempio. Questo perché credo fortemente che l'esperienza di ognuno di noi possa insegnare molto di più rispetto ad un semplice strumento se poi non viene applicato. Quindi l'insieme delle due cose fa sicuramente la differenza".

Si può definire un coach dell’anima?

"Il coach si limita a seguire un protocollo di coaching, nella mia esperienza professionale l'ho anche fatto, ma non mi definisco tale. Mi reputo un professionista che aiuta le persone unendo tre mondi che spesso vanno in contrasto tra loro: quello della psicologia, del coaching e della spiritualità. Nel mio viaggio di vita li ho sperimentati tutti, approfondendole prima con la mia esperienza personale e poi trasformandole in consapevolezza e strumenti per aiutare le persone".

C’è un’enorme ricerca del benessere, oggi le persone più che la ricchezza cercano la serenità, cosa ha fatto ammalare la nostra società?

"Credo che oggi ci sia maggiore consapevolezza su quello che accade sia dentro che fuori di noi, si parla sempre di più di salute mentale e di tutte le dinamiche rivolte appunto alla qualità di vita di un essere umano. Questo se da una parte solleva il problema, dall'altra lo amplifica, e l'errore che si compie da anni è quello di andare a curare sempre di più i sintomi, piuttosto che le vere cause. Una persona sta male quando ha importanti aree della sua vita sbilanciate o sofferenti. Le più importanti sono la sfera personale, quindi la nostra salute fisica e mentale, le relazioni di coppia e familiari, il lavoro, e poi le finanze, quindi il denaro. In base ai risultati ottenuti in questi ultimi anni, agendo con strumenti pratici che le persone possono poi applicare nella loro vita, che riguardano l'aspetto psicologico, l'aspetto del coaching e l'aspetto della spiritualità, si possono ottenere importanti risultati".

Quanto lavoro ci vuole per cambiare noi stessi?

"Non penso che si debba cambiare noi stessi, piuttosto come diceva Karl Yung, trovare il proprio sé profondo e scoprire chi siamo davvero dietro le maschere che abbiamo costruito fin da quando siamo piccoli, per proteggerci dalle difficoltà della vita. Ecco, questo è il viaggio più bello che possiamo sperimentare nel nostro percorso. E facendolo ovviamente cambiamo, scoprendo chi siamo e cosa vogliamo, al di là dei drammi psicologici e del nostro ego che spesso ci porta fuori strada".

Quanto il nostro corpo è guidato dalla nostra mente?

"Si influenzano vicendevolmente. Il corpo lo fa con la mente attraverso il respiro, la postura, lo sguardo, i movimenti, l'alimentazione, l'idratazione e secondo come gestiamo queste attività, può andare a condizionare la nostra mente e soprattutto la nostra salute mentale. Allo stesso modo però anche la nostra mente può condizionare il corpo, perché ciò che si crede influenza la produzione di ormoni. Per questo è l'equilibrio che bilancia a creare la condizione ideale a cui aspirare".

Da dove si comincia a cambiare?

"Pensando innanzitutto che non c'è niente di rotto in noi, semplicemente spesso non abbiamo scelto strade funzionali al nostro benessere. Prendendoci la responsabilità di quello che abbiamo costruito fino ad oggi, possiamo iniziare a muovere passi verso un 'nuovo' futuro.

Lavorando sulle quattro aree di cui accennavo prima, allora riusciremo a creare nella nostra vita un equilibrio ad un livello emozionale e di soddisfazione alto che ci permetterà poi di vivere una vita di qualità.

Ricordati di Sorridere

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