Morto Ngugi wa Thiong'o, il gigante della letteratura africana

È morto all'età di 87 anni in un ospedale di Buford, in Georgia (Usa), lo scrittore, poeta e drammaturgo keniota. Aveva 87 anni

Morto Ngugi wa Thiong'o, il gigante della letteratura africana
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Ngugi wa Thiong'o, famoso autore keniota noto per il suo impegno contro il colonialismo e i regimi autoritari nati dopo l’indipendenza, è scomparso all’età di 87 anni. Scrittore, poeta e drammaturgo, aveva vissuto la censura, il carcere e l’esilio sotto il governo del dittatore Daniel Arap Moi. È morto in un ospedale di Buford, in Georgia (Stati Uniti), dove risiedeva da circa vent’anni.

Chi era

La scomparsa, avvenuta nella mattina di mercoledì 28 maggio, è stata annunciata da membri della sua famiglia, tra cui la figlia Wanjiku wa Ngugi che su Facebook ha scritto: "Ha vissuto una vita piena, ha combattuto una buona battaglia". Era uno dei più grandi scrittori africani contemporanei, intellettuale instancabile che ha attraversato sei decenni di storia, dalla lotta contro il colonialismo britannico fino alle sfide della democrazia in Kenya.

Nato nel 1938 a Limuru, in Kenya, all'epoca colonia britannica, Ngugiha raccontato con le sue opere la trasformazione profonda del suo paese, facendo della letteratura uno strumento di denuncia sociale e politica. Cresciuto in una famiglia di agricoltori a basso reddito, ha studiato grazie ai sacrifici dei genitori in un collegio gestito da missionari britannici, ma la sua vita fu segnata dall'esperienza della repressione coloniale, tra cui l'uccisione del fratello Gitogo durante la rivolta Mau Mau.

Il suo lavoro

La sua opera ha ispirato generazioni successive di scrittori africani, insieme ai quasi coetanei come Chinua Achebe e Wole Soyinka, premio Nobel della Letteratura 1986, entrambi nigeriani. Ngugi ha esplorato il difficile lascito del colonialismo attraverso saggi, opere teatrali e romanzi come "Se ne andranno le nuvole devastatrici" (Jaca Book, 1975), "Un chicco di grano" (Jaca Book, 1977), "Petali di sangue" (Jaca Book, 1979) e "Il Mago dei corvi" (La nave di Teseo, Milano 2019).

Il Nobel mancato

Considerato un gigante del moderno pantheon culturale africano, per anni è stato uno dei favoriti per il Premio Nobel per la letteratura.

Dopo averlo perso nel 2010 quando fu assegnato al peruviano Mario Vargas Llosa, Ngugi dichiarò di essere rimasto meno deluso dei fotografi radunati davanti alla sua casa in attesa del verdetto: "Sono stato io a consolarli!" Membro onorario dell'American academy of arts and letters, nel 2001 gli era stato assegnato il premio internazionale Nonino.

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