Lettura scenica della Costituzione diritti e doveri s’imparano a teatro

Il calcio senza regole non esiste: è come mettere fuori gioco il divertimento. Comincia così, con la metafora del pallone, un’originale lezione teatrale di educazione civica per spiegare la Costituzione italiana che andrà in scena questa sera alle 21 (www.isolacasateatro.org, ingresso libero), per il festival Border, in via Jacopo Dal Verme 16, all'Isola Casa teatro. Dettaglio non indifferente: il palco è il balcone di un appartamento vero. Ed è qui che - per l'appunto - un tridente di attori ingaggia una partita (muta) di pallone al ritmo di musiche comiche Anni Venti, poi di Battiato e di Gaber. Da un'idea di Claudio Orlandini e della compagnia Comteatro di Corsico, nasce Di buona costituzione, dallo Statuto albertino fino alla Costituzione italiana, una lettura scenica della «legge delle leggi» che va oltre articoli e norme. Se la nostra «Carta» è per definizione rigida, lunga, programmatica, lo spettacolo della compagnia, che ha da poco festeggiato i 25 anni, è invece agile e vario. Ideato per le scuole, è ormai collaudato anche per gli adulti. Ai pensieri dei «padri fondatori» si accostano letture dallo Statuto albertino fino alla Costituzione del 1948.

Ma non solo: ecco George Orwell con il suo manifesto La fattoria degli animali a spiegare gli errori dei totalitarismi e ad introdurre una riflessione sulla follia delle leggi razziali. Ad illustrare le difficoltà dell'italiano medio di fronte a tomi e pandette pensa invece Bruno Bozzetto con il suo fumetto più famoso, quello del Signor Rossi.

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