A lezione nel degrado di San Carpoforo

Il professor Francesco Correggia, membro del Consiglio accademico, si aggira preoccupato nell’ex chiesa di San Carpoforo, una delle sedi didattiche di Brera. Mura scrostate, fili volanti, bagni inagibili e un’impalcatura per proteggere dai calcinacci della volta. Sembra incredibile, ma siamo in un luogo storico nel cuore di Brera, che ha forse il solo torto di dover ospitare gli studenti e non la Milano della moda. Nonostante il degrado, i docenti tirano avanti. «Facendo salti mortali realizziamo un programma di iniziative prestigiose - dice Correggia - tra cui workshop con artisti internazionali, ma anche eventi importanti come la recente mostra di Ernst Jünger». Ogni anno, San Carpoforo e la Permanente ospitano pure il «Salon» dei giovani artisti di Brera.

«Abbiamo in programma anche dottorati di ricerca con istituti internazionali sia nelle arti visive che nel restauro; ma le istituzioni, Comune compreso, devono metterci in condizioni di lavorare, siamo il cuore pulsante della cultura artistica della città».

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