Via libera di Monti ai fondi per Expo Ancora in stand by la deroga al Patto

L’Expo 2015 «sarà un grande successo», un evento «universale che darà visibilità alla tradizione, creatività e innovazione» del Paese e dal quale «ci si possono attendere significative ricadute sul Pil». Dopo la riunione durata oltre tre ore del Coem, la commissione di coordinamento per le attività connesse all’Expo Milano, il premier Mario Monti ha confermato «pienamente tutti gli impegni già presi nel passato dal governo». Via libera ai fondi. Il governatore e commissario generale per l’Esposizione Roberto Formigoni, il sindaco Giuliano Pisapia e il dg di Expo sta Giuseppe Sala tirano un sospiro. Ieri a Roma hanno illustrato ai ministri e sottosegretari al tavolo lo stato delle opere. E lo studio della Bocconi secondo cui ci sarà «un aumento del Pil distribuito sul territorio nazionale», e «per l’occupazione sono previsti 61 mila posti di lavoro in più in media spalmati su 10 anni, con un picco di 136mila nel 2014».
Sarà «il primo grande evento che interesserà l’Italia dopo il periodo di crisi» ha ribadito Pisapia. Facendo leva sulla valenza nazionale e non solo dell’evento (con il Vietnam ieri sono saliti a 74 gli Stati esteri che hanno già aderito all’evento) le istituzioni hanno ribadito l’esigenza di una deroga al Patto di stabilità per le opere Expo. «Il governo ha trovato la formulazione adeguata e opportuna» assicura Formigoni. Il percorso sembra avviato, ma per ora la deroga è ancora in stand by.

Formigoni in un colloquio con il ministro alle Infrastrutture Passera ha ribadito che per la prima volta l’Italia non è in ritardo con i tempi per le infrastrutture, a maggior ragione è necessario rafforzare la sinergia con lo Stato (che alleggerisca i vincoli degli enti). Confermate le misure straordinarie contro le infiltrazioni mafiose.

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