Quattro mesi per cacciare. Inizia domani, e si concluderà il 31 gennaio, la stagione venatoria per le circa 100mila doppiette lombarde, di cui 11mila milanesi. Nel mirino finiranno, per un massimo di tre giorni a settimana: fagiani, lepri, starne, anatre e colombacci presenti sulle circa 64mila aree verdi e boschive messe a disposizione dalla Provincia di Milano. A vigilare su eventuali casi di bracconaggio o infrazioni saranno 200 guardie ecologiche volontarie e 160 guardie venatorie. «A regolare il periodo della caccia è il calendario regionale che indica criteri chiari, precisi e puntuali - commenta Viviana Beccalossi, vicepresidente e assessore regionale allAgricoltura -. Sono certa che i cacciatori lombardi coltiveranno la loro passione con prudenza, salvaguardando lambiente e rispettando le regole».
Ci sono anche piccole novità: palazzo Isimbardi ha accordato cinque giorni di caccia settimanali solo per lappostamento fisso alla selvaggina migratoria, limitatamente ai mesi di ottobre-novembre e fermo restando il rispetto del silenzio venatorio nei giorni di martedì e venerdì.
«Nel complesso siamo scontenti», spiega Marco Corradin, presidente della Acl, lassociazione dei cacciatori lombardi.
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