«Liberate Iulia»: proteste a Kiev per l’ex premier Rientra in patria anche campione di pugilato

Non si fermano le proteste contro l’arresto della leader dell’opposizione ucraina, Iulia Timoshenko, deciso due giorni fa dal tribunale per il suo atteggiamento ostruzionistico verso il dibattimento e irriverente verso corte e testimoni. Circa 30 tende sono state montate ieri di fronte al tribunale di Kiev incaricato di giudicare l’ex premier. La zona, quella del centralissimo viale Khreshatik, è stata tappezzata di manifesti con lo slogan «Iulia, siamo con te!», in una sorta di replica della Rivoluzione arancione. Le persone in piazza, sorvegliate dalla polizia, erano quasi tutti militanti del partito di Timoshenko «Patria» che si dicono decisi a rimanere nelle tende fino a quando la loro leader non sarà liberata. Timoshenko è accusata di abuso di potere per aver imposto alla società statale energetica Naftogaz un accordo con il colosso russo Gazprom per le importazioni di gas nel 2009, senza il parere del governo da lei guidato e per un prezzo svantaggioso per l’Ucraina, con un danno finora di 130 milioni di euro.
Intanto gli Stati Uniti hanno chiesto ufficialmente la liberazione della Tymoshenko. E l’opposizione ucraina sta organizzando un «Comitato di resistenza panucraino» e ha chiesto una seduta straordinaria della Verkhovna Rada, il parlamento di Kiev, per discutere dell’arresto. «Il parlamento - sostiene Nikolai Tomenko, deputato di «Patria» - è l’unico luogo in cui l’opposizione può esprimere delle interpretazioni alternative di quanto avviene nel paese e delle azioni illegali e antidemocratiche senza precedenti intraprese dalle autorità». Secondo Tomenko, l’arresto dell’eroina della Rivoluzione arancione filo occidentale del 2004 «induce a un dibattito parlamentare sulla mancanza di leggi in Ucraina». Mentre il celebre pugile ucraino Vitali Klitschko ha interrotto gli allenamenti appena ha saputo dell’arresto di Timoshenko ed è tornato a Kiev «per lottare per la democrazia».

Ad annunciarlo, nel suo blog personale, è stato lo stesso campione in carica dei pesi massimi. «Sono rientrato - scrive Klitschko - per un vero combattimento, quello per i valori democratici e il loro sviluppo in Ucraina».

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